di
Daniela Polizzi

I soci votano la lista unica presentata da Mps, confermando Melzi d’Eril ad e Vittorio Grilli presidente. Il nuovo cda

L’assemblea di Mediobanca consegna le chiavi della governance al Monte dei Paschi che di Piazzetta Cuccia ha l’86,3%. L’assise ha votato la lista unica presentata dal Monte per la nomina del board, segnando l’ingresso dell’istituto milanese a tutti gli effetti sotto le insegne di Siena.
Dopo un’assemblea veloce, durata meno di un’ora e il cda seguito a ruota, il timone di Mediobanca è passato al ceo Alessandro Melzi d’Eril e al presidente Vittorio Grilli. A loro spetterà di costruire il percorso. Da oggi «iniziamo a scrivere un nuovo capitolo della storia della banca. Sono certo che sarà ricco di importanti successi grazie al contributo di tutti noi», ha detto Melzi d’Eril in un messaggio ai dipendenti in cui ha annunciato la sua nomina ad amministratore delegato. «Sono emozionato e onorato di poter assumere questa carica in un gruppo che è al centro del sistema finanziario da decenni, grazie alla indiscussa qualità e dedizione delle persone che ci lavorano», ha sottolineato il manager. «Spero di poter salutare personalmente una buona parte di voi quanto prima»., ha aggiunto il ceo, consapevole che il grande cantiere dell’integrazione tra due banche tanto diverse richiederà un grande lavoro di squadra.

Il passaggio di consegne

Finisce così oggi l’era di Alberto Nagel e Renato Pagliaro, in cabina di regia da quasi vent’anni. Il primo entrato in Mediobanca nel 1991, il secondo dieci anni prima. Simbolicamente, questa mattina Melzi d’Eril e Grilli hanno varcato i cancelli di Piazzetta Cuccia nell’auto aziendale che per oltre due decenni ha accompagnato proprio Nagel e Pagliaro. A suggellare il passaggio di consegne sono arrivati anche il ceo del Monte Luigi Lovaglio, arrivato in Piazzetta Cuccia «per un saluto al cda», come ha detto il manager, il presidente di Mps Nicola Maione e direttore finanza Andrea Maffezzoni. I manager del Monte hanno poi partecipato al pranzo con i vertici e i membri del board di Mediobanca che si è tenuto nelle sale di Mediobanca.




















































La nuova Mediobanca

Il focus della nuova Mediobanca sarà sull’attività storica di private, corporate e investment banking. Melzi d’Eril, che dal 2020 ha guidato Anima holding, dopo aver averla portata in Borsa nel 2014, ha una lunga esperienza nella gestione del risparmio e delle ricchezze. Il presidente Vittorio Grilli, l’ex ministro del Tesoro che ha lasciato gli incarichi in JP Morgan contribuirà a sostenere la crescita di Mediobanca nella storica attività di banca d’investimenti. 

Il Consiglio di amministrazione ha deliberato di anticipare al 5 novembre 2025 l’approvazione dei dati trimestrali al 30 settembre scorso. Il Consiglio ha altresì deliberato di convocare per il 1° dicembre 2025 l’Assemblea straordinaria degli azionisti per modificare lo statuto e portare la chiusura dell’esercizio sociale al 31 dicembre.

Il cda

Del nuovo board fanno parte due esponenti di Mps: Silvia Fissi che in Widiba, banca digitale di Mps, è responsabile direzione It e innovazione digitale, e Donatella Vernisi, senior manager nel settore imprese e private, con una lunga esperienza in Mps nei crediti e nella gestione dei patrimoni. C’è poi Sandro Panizza, unico consigliere non dimissionario del vecchio cda, che assume la carica di vicepresidente. Massimo Lapucci, ex segretario generale di Fondazione Crt, professore alla Luis, già presente nella vecchia lista Delfin per Mediobanca, molto apprezzato da Caltagirone. Andrea Zappia, è un top manager di Sky ed è nel cda di Essilux. C’è poi l’ex vice dg della Consob Tiziana Togna e Ines Gandini, commercialista, sindaco di Acea. Paolo Gallo è il ceo di Italgas, e Federica Minozzi è al vertice di Iris ceramica. Nella squadra a dodici compare anche l’avvocato dello studio romano Mgm, Giuseppe Matteo Masoni.

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28 ottobre 2025 ( modifica il 28 ottobre 2025 | 17:20)