L’uragano Melissa si avvicina alla Giamaica con la potenza di una tempesta catastrofica di categoria 5, la più forte che abbia mai colpito l’isola caraibica da quando sono iniziate le registrazioni degli eventi, 174 anni fa. Secondo la Croce rossa internazionale l’evento potrebbe colpire un milione e mezzo di persone e la stima potrebbe essere addirittura al ribasso, mentre secondo l’Organizzazione meteorologica mondiale, l’uragano potrebbe avere \”un forte impatto\”, con venti a 280 chilometri orari. Intanto, anche le autorità cubane si preparano all’arrivo del ciclone con l’evacuazione di oltre 600mila persone.\n\n

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Mentre l’uragano Melissa si sposta lentamente attraverso il Mar dei Caraibi, secondo le stime dell’Unicef i venti, le piogge torrenziali e le inondazioni improvvise hanno messo a rischio almeno 1,6 milioni di bambini.     I Paesi caraibici, tra cui Giamaica, Haiti, Cuba e Repubblica Dominicana, dovranno affrontare diversi giorni di condizioni meteorologiche intense che potrebbero interrompere i servizi di base, soprattutto nelle zone costiere vulnerabili. \”Tutti gli sforzi per prepararsi all’arrivo dell’uragano sono fondamentali per mitigare i danni e la perdita di vite umane nelle comunità più vulnerabili, specialmente in regioni come i Caraibi. Le piccole isole sono sempre esposte a una maggiore vulnerabilità agli eventi climatici estremi\”, ha affermato Roberto Benes, Direttore regionale dell’Unicef per l’America Latina e i Caraibi. \”L’Unicef contribuisce a rafforzare le capacità nazionali di anticipare e rispondere alle emergenze legate al clima e di fornire servizi essenziali ai bambini. Questo è fondamentale per proteggere coloro che ne hanno più bisogno\”.    Negli ultimi dieci anni, circa 11 milioni di persone, tra cui quasi 4 milioni di bambini, sono stati direttamente colpiti ogni anno da pericoli naturali e causati dall’uomo in America Latina e nei Caraibi. Per farvi fronte l’Unicef ha chiesto ai donatori, solo per quest’anno, 19 milioni di dollari.

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L’uragano Melissa, il più forte del 2025 finora, classificato come tempesta di categoria 5 dal National Hurricane Center degli Stati Uniti, è stato fotografato dai satelliti europei mentre passava sopra i Caraibi, lungo la sua rotta verso la Giamaica. L’immagine è stata catturata il 26 ottobre dalla missione Sentinel-3 di Copernicus, il programma di Osservazione della Terra di Commissione europea e Agenzia Spaziale Europea. Questa missione è infatti dedicata in maniera particolare allo studio di mari e oceani, dei quali analizza temperatura, colore e livello.    L’immagine mostra la cosiddetta ‘brightness temperature’, che non misura la temperatura vera e propria. Si tratta di un indicatore chiave della forza di un uragano, ottenuto misurando la radiazione emessa nell’infrarosso e nelle microonde dalla parte superiore delle nubi: temperature più fredde indicano nubi più alte e attività più intensa. In questo caso, i valori rilevati vanno dai -75 gradi vicino all’occhio dell’uragano ai -25 gradi nelle parti più esterne, e indicano la notevole forza della tempesta. L’oceano circostante, invece, è molto più caldo, arrivando anche a 25 gradi.

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\”È fondamentale che le persone in aree particolarmente vulnerabili utilizzino i rifugi, selezionati e predisposti per garantire la loro sicurezza dall’uragano\”. E’ la esortazione del ministro giamaicano degli enti locali, Desmond McKenzie, all’approssimarsi dell’uragano Melissa all’isola. L’uragano Melissa è ora di categoria 5, con un potenziale impatto catastrofico per gli esperti. Il ministro ha ricordato che ci sono 881 rifugi aperti. \”L’unico scopo dei rifugi è la vostra sicurezza – ha aggiunto il ministro – Il vostro governo non è insensibile o indifferente alle vostre ansie di lasciare le vostre case per quelli che potrebbero essere almeno alcuni giorni. Tuttavia, vi esorto a ricordare che la ripresa personale, comunitaria e nazionale da questo uragano di gravità storica è possibile solo se siete vivi e in salute per poterlo fare\”.

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La rete di comunicazione satellitare Starlink, creata da Elon Musk, sta supportando i funzionari addetti alle emergenze e le squadre di risposta rapida dei paesi dell’area caraibica colpiti dall’uragano Melissa, garantendo connettività stabile anche nelle zone devastate da vento e pioggia, con aeroporti chiusi ed evacuazioni in corso. Una dimostrazione concreta, si legge in una nota, delle possibilità offerte dal sistema Starlink, ideato per migliorare la vita delle persone attraverso l’offerta di servizi di connettività sempre più avanzati. \”Il team dell’azienda – ha dichiarato su X Lauren Dreyer, vicepresidente delle operazioni commerciali di Starlink – sta già collaborando con i Paesi colpiti per fornire supporto alle comunicazioni durante e dopo il disastro. E’ infatti in stretto contatto con i funzionari addetti alla preparazione alle emergenze e le squadre di risposta rapida in Giamaica, Haiti e Repubblica Dominicana, tra i molti altri paesi dei Caraibi che potrebbero essere colpiti dall’uragano Melissa\”. Durante disastri ed emergenze, comunicazioni veloci e affidabili sono essenziali. Alluvioni, terremoti, uragani e altre crisi spesso lasciano le comunità senza comunicazioni proprio quando c’è maggiore necessità. Starlink può essere attivato in pochi minuti per fornire Internet ad alta velocità e bassa latenza anche alle aree più remote o colpite attraverso un kit e una fonte di alimentazione, come una batteria, in caso di interruzione di corrente. Questo permette di avviare le operazioni di soccorso il più rapidamente possibile. Starlink è stata creata da Elon Musk con l’idea di salvare vite, anche nelle comunità più isolate o nel caso di individui o piccoli gruppi dispersi in zone remote. \”Metterò in orbita dei satelliti in modo che le persone che si trovano nelle foreste, sulle colline o in mezzo all’oceano possano essere salvate\”, aveva affermato Elon Musk diversi anni prima di creare Starlink.

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L’uragano Melissa di categoria 5 potrebbe devastare la Giamaica occidentale se colpisse la regione con tutta la sua forza: l’allarme è stato lanciato dal primo ministro Andrew Holness in un’intervista alla Cnn. La tempesta, attualmente a sud dell’isola, \”probabilmente girerà verso nord, il che significa che potrebbe avere un impatto sulle nostre coste, più precisamente sull’estremità occidentale della Giamaica\”, ha dichiarato Holness. \”E se ciò dovesse accadere, e l’ho già detto, non credo che ci siano infrastrutture in questa regione in grado di resistere a una tempesta di categoria 5, quindi potrebbero verificarsi disagi significativi\”.

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L’uragano Melissa, che potrebbe essere l’uragano più violento a toccare terra in Giamaica e ha già causato diverse vittime, si prepara a colpire il paese caraibico oggi, dove minaccia di causare inondazioni e frane catastrofiche. Con venti fino a 280 chilometri orari, l’uragano di categoria 5, il livello più forte, ha già causato tre morti in Giamaica, tre ad Haiti e una nella Repubblica Dominicana. \”Non uscite\”, ha esortato il National Hurricane Center (Nhc) degli Stati Uniti, che prevede raffiche di vento, inondazioni e devastazioni \”potenzialmente letali\” su una scala paragonabile a quella causata dagli uragani Maria nel 2017 o Katrina nel 2005, a Porto Rico e New Orleans.  Secondo le autorità locali, lunedì tre persone sono morte in Giamaica mentre si preparavano all’arrivo dell’uragano, tagliando rami e lavorando sulle scale. Se continuerà a rafforzarsi, sarà l’uragano più potente ad abbattersi sulla Giamaica da quando è iniziato il monitoraggio meteorologico. Il primo ministro Andrew Holness ha avvertito di danni particolarmente significativi nella parte occidentale del Paese. \”Non credo che nessuna infrastruttura in quella regione possa resistere a un uragano di categoria 5, quindi potrebbero verificarsi danni significativi\”, ha dichiarato alla Cnn, esortando i residenti a evacuare le aree più a rischio.

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L’uragano Melissa si sta avvicinando all’isola della Giamaica. L’approdo del centro dell’uragano è previsto tra la tarda mattinata e il primo pomeriggio locali, ma le condizioni da uragano inizieranno già dalla prima mattina. I suoi venti massimi sono di 280 km/h, secondo l’ultimo aggiornamento del National Hurricane Center statunitense. Secondo diversi media Usa si tratta dell’uragano più severo di tutto il 2025. L’uragano di categoria 5 ha il suo centro a circa 185 km a ovest-sudovest della capitale Kingston e si sta muovendo verso nord-nordest a 8 km/h. Raffiche di vento oltre gli 88 km/h sono già state registrate a Kingston e Montego Bay, a causa del peggioramento delle condizioni meteo.

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Almeno 1,5 milioni di persone potrebbero essere colpite dall’uragano Melissa in Giamaica, ha affermato oggi a Ginevra Necephor Mghendi, capo della delegazione della Federazione internazionale delle società nazionali di Croce Rossa e di Mezzaluna Rossa (Ficr) per i Caraibi.  Si tratta di una sottostima – ha aggiunto – perché l’impatto minaccia di provocare interruzioni di servizi essenziali, chiusura di mercati, scuole, strade bloccate e quindi \”l’intera popolazione potrebbe risentirne in un modo o nell’altro, oltre ai più vulnerabili, le persone nelle zone costiere. In generale l’intera isola sarà colpita\”, ha aggiunto in un videocollegamento.  Le Nazioni Unite segnalano si stanno mobilitando e collaborano strettamente con diversi attori per rafforzare il coordinamento e gli sforzi di preparazione in tutta la regione.

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L’uragano Melissa si avvicina alla Giamaica con la potenza di una tempesta catastrofica di categoria 5, la più forte che abbia mai colpito l’isola caraibica da quando sono iniziate le registrazioni degli eventi, 174 anni fa. Secondo la Croce rossa internazionale l’evento potrebbe colpire un milione e mezzo di persone e la stima potrebbe essere addirittura al ribasso, mentre secondo l’Organizzazione meteorologica mondiale, l’uragano potrebbe avere “un forte impatto”, con venti a 280 chilometri orari. Intanto, anche le autorità cubane si preparano all’arrivo del ciclone con l’evacuazione di oltre 600mila persone.

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meno di un minuto fa

Unicef: uragano Melissa minaccia i Caraibi, proteggere bimbi

Mentre l’uragano Melissa si sposta lentamente attraverso il Mar dei Caraibi, secondo le stime dell’Unicef i venti, le piogge torrenziali e le inondazioni improvvise hanno messo a rischio almeno 1,6 milioni di bambini.     I Paesi caraibici, tra cui Giamaica, Haiti, Cuba e Repubblica Dominicana, dovranno affrontare diversi giorni di condizioni meteorologiche intense che potrebbero interrompere i servizi di base, soprattutto nelle zone costiere vulnerabili. “Tutti gli sforzi per prepararsi all’arrivo dell’uragano sono fondamentali per mitigare i danni e la perdita di vite umane nelle comunità più vulnerabili, specialmente in regioni come i Caraibi. Le piccole isole sono sempre esposte a una maggiore vulnerabilità agli eventi climatici estremi”, ha affermato Roberto Benes, Direttore regionale dell’Unicef per l’America Latina e i Caraibi. “L’Unicef contribuisce a rafforzare le capacità nazionali di anticipare e rispondere alle emergenze legate al clima e di fornire servizi essenziali ai bambini. Questo è fondamentale per proteggere coloro che ne hanno più bisogno”.    Negli ultimi dieci anni, circa 11 milioni di persone, tra cui quasi 4 milioni di bambini, sono stati direttamente colpiti ogni anno da pericoli naturali e causati dall’uomo in America Latina e nei Caraibi. Per farvi fronte l’Unicef ha chiesto ai donatori, solo per quest’anno, 19 milioni di dollari.

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L’uragano Melissa fotografato dai satelliti europei

L’uragano Melissa, il più forte del 2025 finora, classificato come tempesta di categoria 5 dal National Hurricane Center degli Stati Uniti, è stato fotografato dai satelliti europei mentre passava sopra i Caraibi, lungo la sua rotta verso la Giamaica. L’immagine è stata catturata il 26 ottobre dalla missione Sentinel-3 di Copernicus, il programma di Osservazione della Terra di Commissione europea e Agenzia Spaziale Europea. Questa missione è infatti dedicata in maniera particolare allo studio di mari e oceani, dei quali analizza temperatura, colore e livello.    L’immagine mostra la cosiddetta ‘brightness temperature’, che non misura la temperatura vera e propria. Si tratta di un indicatore chiave della forza di un uragano, ottenuto misurando la radiazione emessa nell’infrarosso e nelle microonde dalla parte superiore delle nubi: temperature più fredde indicano nubi più alte e attività più intensa. In questo caso, i valori rilevati vanno dai -75 gradi vicino all’occhio dell’uragano ai -25 gradi nelle parti più esterne, e indicano la notevole forza della tempesta. L’oceano circostante, invece, è molto più caldo, arrivando anche a 25 gradi.

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2 minuti fa

Giamaica: “Uragano Melissa è di gravità storica”

“È fondamentale che le persone in aree particolarmente vulnerabili utilizzino i rifugi, selezionati e predisposti per garantire la loro sicurezza dall’uragano”. E’ la esortazione del ministro giamaicano degli enti locali, Desmond McKenzie, all’approssimarsi dell’uragano Melissa all’isola. L’uragano Melissa è ora di categoria 5, con un potenziale impatto catastrofico per gli esperti. Il ministro ha ricordato che ci sono 881 rifugi aperti. “L’unico scopo dei rifugi è la vostra sicurezza – ha aggiunto il ministro – Il vostro governo non è insensibile o indifferente alle vostre ansie di lasciare le vostre case per quelli che potrebbero essere almeno alcuni giorni. Tuttavia, vi esorto a ricordare che la ripresa personale, comunitaria e nazionale da questo uragano di gravità storica è possibile solo se siete vivi e in salute per poterlo fare”.

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3 minuti fa

Rete satelliti Starlink supporta i soccorritori

La rete di comunicazione satellitare Starlink, creata da Elon Musk, sta supportando i funzionari addetti alle emergenze e le squadre di risposta rapida dei paesi dell’area caraibica colpiti dall’uragano Melissa, garantendo connettività stabile anche nelle zone devastate da vento e pioggia, con aeroporti chiusi ed evacuazioni in corso. Una dimostrazione concreta, si legge in una nota, delle possibilità offerte dal sistema Starlink, ideato per migliorare la vita delle persone attraverso l’offerta di servizi di connettività sempre più avanzati. “Il team dell’azienda – ha dichiarato su X Lauren Dreyer, vicepresidente delle operazioni commerciali di Starlink – sta già collaborando con i Paesi colpiti per fornire supporto alle comunicazioni durante e dopo il disastro. E’ infatti in stretto contatto con i funzionari addetti alla preparazione alle emergenze e le squadre di risposta rapida in Giamaica, Haiti e Repubblica Dominicana, tra i molti altri paesi dei Caraibi che potrebbero essere colpiti dall’uragano Melissa”. Durante disastri ed emergenze, comunicazioni veloci e affidabili sono essenziali. Alluvioni, terremoti, uragani e altre crisi spesso lasciano le comunità senza comunicazioni proprio quando c’è maggiore necessità. Starlink può essere attivato in pochi minuti per fornire Internet ad alta velocità e bassa latenza anche alle aree più remote o colpite attraverso un kit e una fonte di alimentazione, come una batteria, in caso di interruzione di corrente. Questo permette di avviare le operazioni di soccorso il più rapidamente possibile. Starlink è stata creata da Elon Musk con l’idea di salvare vite, anche nelle comunità più isolate o nel caso di individui o piccoli gruppi dispersi in zone remote. “Metterò in orbita dei satelliti in modo che le persone che si trovano nelle foreste, sulle colline o in mezzo all’oceano possano essere salvate”, aveva affermato Elon Musk diversi anni prima di creare Starlink.

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Premier Giamaica: “L’uragano potrebbe provocare danni devastanti”

L’uragano Melissa di categoria 5 potrebbe devastare la Giamaica occidentale se colpisse la regione con tutta la sua forza: l’allarme è stato lanciato dal primo ministro Andrew Holness in un’intervista alla Cnn. La tempesta, attualmente a sud dell’isola, “probabilmente girerà verso nord, il che significa che potrebbe avere un impatto sulle nostre coste, più precisamente sull’estremità occidentale della Giamaica”, ha dichiarato Holness. “E se ciò dovesse accadere, e l’ho già detto, non credo che ci siano infrastrutture in questa regione in grado di resistere a una tempesta di categoria 5, quindi potrebbero verificarsi disagi significativi”.

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Già 3 morti in Giamaica mentre l’uragano Melissa si avvicina

L’uragano Melissa, che potrebbe essere l’uragano più violento a toccare terra in Giamaica e ha già causato diverse vittime, si prepara a colpire il paese caraibico oggi, dove minaccia di causare inondazioni e frane catastrofiche. Con venti fino a 280 chilometri orari, l’uragano di categoria 5, il livello più forte, ha già causato tre morti in Giamaica, tre ad Haiti e una nella Repubblica Dominicana. “Non uscite”, ha esortato il National Hurricane Center (Nhc) degli Stati Uniti, che prevede raffiche di vento, inondazioni e devastazioni “potenzialmente letali” su una scala paragonabile a quella causata dagli uragani Maria nel 2017 o Katrina nel 2005, a Porto Rico e New Orleans.  Secondo le autorità locali, lunedì tre persone sono morte in Giamaica mentre si preparavano all’arrivo dell’uragano, tagliando rami e lavorando sulle scale. Se continuerà a rafforzarsi, sarà l’uragano più potente ad abbattersi sulla Giamaica da quando è iniziato il monitoraggio meteorologico. Il primo ministro Andrew Holness ha avvertito di danni particolarmente significativi nella parte occidentale del Paese. “Non credo che nessuna infrastruttura in quella regione possa resistere a un uragano di categoria 5, quindi potrebbero verificarsi danni significativi”, ha dichiarato alla Cnn, esortando i residenti a evacuare le aree più a rischio.

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39 minuti fa

Media: “L’uragano Melissa è il più forte del 2025”

L’uragano Melissa si sta avvicinando all’isola della Giamaica. L’approdo del centro dell’uragano è previsto tra la tarda mattinata e il primo pomeriggio locali, ma le condizioni da uragano inizieranno già dalla prima mattina. I suoi venti massimi sono di 280 km/h, secondo l’ultimo aggiornamento del National Hurricane Center statunitense. Secondo diversi media Usa si tratta dell’uragano più severo di tutto il 2025. L’uragano di categoria 5 ha il suo centro a circa 185 km a ovest-sudovest della capitale Kingston e si sta muovendo verso nord-nordest a 8 km/h. Raffiche di vento oltre gli 88 km/h sono già state registrate a Kingston e Montego Bay, a causa del peggioramento delle condizioni meteo.

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40 minuti fa

“Uragano Melissa potrebbe colpire 1,5 milioni di giamaicani”

Almeno 1,5 milioni di persone potrebbero essere colpite dall’uragano Melissa in Giamaica, ha affermato oggi a Ginevra Necephor Mghendi, capo della delegazione della Federazione internazionale delle società nazionali di Croce Rossa e di Mezzaluna Rossa (Ficr) per i Caraibi.  Si tratta di una sottostima – ha aggiunto – perché l’impatto minaccia di provocare interruzioni di servizi essenziali, chiusura di mercati, scuole, strade bloccate e quindi “l’intera popolazione potrebbe risentirne in un modo o nell’altro, oltre ai più vulnerabili, le persone nelle zone costiere. In generale l’intera isola sarà colpita”, ha aggiunto in un videocollegamento.  Le Nazioni Unite segnalano si stanno mobilitando e collaborano strettamente con diversi attori per rafforzare il coordinamento e gli sforzi di preparazione in tutta la regione.

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