Se questo fosse un film anziché un libro, andrebbe più o meno così. Scritta in sovrimpressione: ‘2025, oggi’ Inquadratura introduttiva, il drone si avvicina lentamente a casa mia fino a svelare l’interno della cucina, io sono seduto al tavolo, davanti a me c’è un computer portatile dal quale si sentono uscire voci confuse. Piano piano si capisce il tema della conversazione: è una call di lavoro, le persone in linea sono collaboratori che stanno discutendo dell’inizio di un grande evento musicale live: «Per le prime due canzoni ci sarà ancora un po’ di sole, quindi non potremo contare sull’effetto dei maxischermi». «Non importa, avremo un impatto iniziale fortissimo già solo con le luci!» «Andiamo avanti dritti per i primi tre pezzi, poi salutiamo il pubblico… Max, ci sei?» Max è assorto nei suoi pensieri, come se immaginasse a occhi aperti quell’attimo infinito di sospensione appena prima di uscire sul palco. «L’Autodromo di Imola… Chi l’avrebbe mai immaginato?»

Max Pezzali «12 anni fa pensavo che la mia storia fosse finita lì la storia degli 883 è un miracolo di normalità in...

Cambio di scena, inizia la storia. Sono passati dodici anni da quando “I cowboy non mollano mai” è stato pubblicato per la prima volta, e ricordo che la ricostruzione mentale degli avvenimenti narrati aveva per me quasi la valenza di un bilancio definitivo, come a tirare una riga e a fare la somma degli irripetibili vent’anni di musica e di vita che mi ero lasciato alle spalle. La storia era finita lì, non pensavo si potessero scrivere nuovi capitoli. E invece… Grazie all’affetto del pubblico e all’entusiasmo di un team formidabile, il viaggio è proseguito e mi ha portato in luoghi dove non ero mai stato: negli stadi, al Circo Massimo, in innumerevoli palasport, addirittura all’Autodromo di Imola!

Inoltre questo libro è diventato l’ispirazione narrativa di una serie tv di grandissimo successo. Come si spiega? Non ne ho la più pallida idea. Forse semplicemente tante persone si sentono felici a cantare insieme a me le nostre canzoni, forse la storia degli 883 è un miracolo di normalità in un’epoca in cui tutto sembra dover essere per forza eccezionale. Qualunque sia la spiegazione, non importa: è ora di andare.