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Redazione Esteri

L’incontro con la premier giapponese Sanae Takaichi con cui ha siglato un accordo sulle terre rare e lo «show» davanti a seimila soldati americani

Donald Trump ha ricevuto un’accoglienza trionfale a Tokyo, durante una delle tappe più importanti del suo viaggio in Asia. In Giappone, il presidente americano è stato calorosamente benvenuto da Sanae Takaichi, prima donna nella storia del Paese a ricoprire la carica di prima ministra. Takaichi ha definito Trump un «portatore di pace» e ha annunciato l’intenzione di proporlo per il Premio Nobel, descrivendo il rapporto attuale tra Giappone e Stati Uniti come una vera e propria «rinascita dell’alleanza» tra i due Paesi. Ha inoltre sottolineato il ruolo chiave di Trump nel facilitare il cessate il fuoco tra Cambogia e Thailandia e nella mediazione per quello nella Striscia di Gaza, definendo i risultati «senza precedenti».

Dopo i convenevoli, i due leader hanno dato concretezza agli impegni: è stato firmato un accordo bilaterale che punta a «rafforzare la sicurezza e la resilienza delle catene di approvvigionamento di minerali critici e terre rare», rispondendo così alle recenti restrizioni imposte dalla Cina, da cui entrambi i Paesi dipendono per queste risorse.



















































Trump ha descritto Takaichi come «una delle più influenti leader mondiali» e ha ribadito l’impegno degli Stati Uniti a conservare un’alleanza «di primissimo livello». La premier giapponese ha omaggiato il presidente americano con una mazza da golf appartenuta al defunto primo ministro Shinzo Abe, una sacca firmata dal famoso golfista Hideki Matsuyama e una pallina da golf decorata con foglia d’oro.

Sempre nel corso della giornata, dopo l’incontro al palazzo di Akasaka, i due leader si sono recati alla base navale di Yokosuka. Qui Trump  ha tenuto un discorso fiume, dove, ha elencato a ritmo serrato i successi degli Stati Uniti dal suo ritorno alla Casa Bianca (ha ballato anche sulle note di una delle sue canzoni preferite, «YMCA» dei Village Pople). 

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Di fronte a seimila soldati, con un cappellino bianco con la scritta «Usa», ha lodato «l’amicizia indistruttibile tra i due Paesi» e ha sottolineato la forza senza pari dell’esercito americano. Takaichi ha ribadito che «Giappone e Stati Uniti, come due comandanti in capo uniti, difendono un Indo-Pacifico libero e aperto» e ha confermato l’impegno a portare la spesa militare al 2% del Pil, un passo che Trump ha definito «responsabile e coraggioso». Nel suo discorso tradotto in inglese, Takaichi ha sottolineato il rafforzamento dell’alleanza militare per contrastare l’aggressione cinese nell’Indo-Pacifico.

Trump ha annunciato inoltre di aver approvato l’ordine di missili per i jet F-35 giapponesi e ha difeso gli ultimi attacchi militari contro imbarcazioni nel Mar dei Caraibi e nell’Oceano Pacifico, criticando la «sinistra radicale» per aver sostenuto che tali attacchi avessero colpito pescatori innocenti e non trafficanti di droga.

Non mancando di trattare anche temi interni, Trump ha rilanciato una delle sue battaglie preferite: quella che lui definisce una situazione di insicurezza nelle città americane a maggioranza democratica, difendendo l’uso della Guardia nazionale e minacciando di inviare ulteriori truppe se necessario, avvertendo che «non si possono tollerare città in difficoltà».

Durante la visita, il presidente ha incontrato anche i familiari dei cittadini giapponesi rapiti dalla Corea del Nord, garantendo che gli Stati Uniti «sono solidamente al loro fianco».

Questo viaggio in Giappone rientra in una più ampia missione diplomatica che punta, tra l’altro, a un’intesa commerciale con la Cina. Dopo Tokyo, Trump si dirigerà in Corea del Sud, dove giovedì incontrerà il presidente cinese Xi Jinping, il suo primo confronto con il leader cinese dall’inizio del suo nuovo mandato alla Casa Bianca.

28 ottobre 2025 ( modifica il 28 ottobre 2025 | 17:19)