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Monica Scozzafava, inviato a Lecce
Il Napoli allunga sulla Roma in vetta alla classifica, ma per vincere a Lecce soffre. Nella ripresa Milinkovic-Savic para un rigore a Camarda (mani di Juan Jesus), solo dopo Anguissa segna di testa.
Lo sforzo è massimo e alla fine la matassa la sbroglia un centrocampista di nome Anguissa al quarto gol stagionale. Vince il Napoli a Lecce e non deve aspettare il Milan per sentirsi ancora saldo in vetta, per una notte da solo.
Là dove non arrivano gli attaccanti, rispondono presente i centrocampisti: sono 13 le reti stagionali arrivate da questo reparto, la fatica delle punte si è vista soprattutto nel primo tempo al Via del Mare: alla costruzione non è seguito il tocco finale.
Conte ha inaugurato la stagione del 4-3-3, causa forza maggiore e sul campo del Lecce s’imbatte in un avversario, il Lecce, che gioca alla stessa maniera, che non ha mai vinto in casa ed è molto attento a contenere il Napoli e poi provare a ripartire approfittando del più piccolo errore in appoggio.
Il Napoli tiene palla, gestisce il gioco, affonda sulla sinistra con i due funamboli Elmas e Noa Lang ma l’ultimo passaggio in area viene sistematicamente intercettato dalla difesa del Lecce che è ben posizionata, ci prova Gilmour al tiro da lontano, deviazione in angolo. Il Napoli fa correre molto l’avversario, prova la verticalità del giro palla ma Lucca il più delle volte non riesce ad approfittarne.
L’occasione più importante è sui piedi di Olivera che finisce sulle gambe di Falcone che in qualche modo respinge. All’intervallo Di Francesco cambia per scelta tecnica, fuori Perotti per Morente, Conte deve mettere una toppa all’ennesimo infortunio: Lang, il migliore fino a quel momento, non regge ad una botta presa nel primo tempo e chiede il cambio, al suo posto Neres.
L’imprevedibile accade tre minuti dopo, Juan Jesus colpisce con la mano la palla in area, l’arbitro lascia proseguire, la Var lo richiama e il calcio di rigore viene decretato. Camarda dal dischetto si fa ipnotizzare da Milinkovic.
Il Napoli rimischia le carte con l’artiglieria pesante, Conte prova a dare la sterzata alla gara con Hojlund, McTominay e Spinazzola. Lo scozzese chiamato alla prima progressione in area, il piede di Veiga manda il suo tiro in angolo. Il gol arriva poco dopo: punizione di Neres, stacca di testa Anguissa.
Di Francesco al quale va imputato il peccato veniale di aver fatto tirare un rigore pesante a Camarda, ha impostato bene la partita, attenta in difesa e nella fase finale spregiudicata in attacco. Il finale è stato convulso, il Napoli ha saputo anche soffrire ed evitare una trappola.
28 ottobre 2025 ( modifica il 28 ottobre 2025 | 20:39)
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