LECCE – I cori di incoraggiamento della curva e gli applausi del resto dello stadio, a fine partita, sono il certificato della prova gagliarda sfoderata dal Lecce al cospetto del Napoli campione d’Italia.

Ha vinto la squadra di Antonio Conte per 1 a 0 grazie a un colpo di testa di Anguissa al 69’, ma quella di Eusebio Di Francesco si è battuta con coraggio e può anche recriminare per l’occasione fallita al minuto 55 quando Camarda si è fatto parare da Milinkovic-Savic un calcio di rigore.

E se la prestazione di per sé non fa punti, il Lecce ha certamente reagito con gran carattere e applicazione tattica alla scialba prova di Udine. Attendere e ripartire è certamente una combinazione più congeniale alla fisionomia della squadra salentina rispetto all’attitudine all’impostazione che richiede qualità di cui i giallorossi sono abbastanza carenti, come ha dimostrato anche oggi la sterilità nell’affondo finale.

Così, alla nona giornata il Lecce si ritrova fermo a sei punti e con la sensazione di aver mancato davvero per poco l’occasione di muovere la classifica in un match che sulla carta era proibitivo. Un misto di orgoglio e amarezza, di note positive ma anche di frustrazione. 

Napoli, tanto possesso ma pochi tiri

In fondo, Falcone non ha dovuto fare gli straordinari, mettendoci una pezza soltanto al 35’ su un tiro ravvicinato di Olivera. In due situazioni precedenti era stato Politano ad andare al tiro, ma la prima volta Lucca si era trovato accidentalmente sulla traiettoria, mentre la seconda conclusione, in corsa, era terminata alta sulla traversa. Il Lecce, di contro, dopo aver subito per i primi 20 minuti abbondanti il totale predominio dei partenopei in fatto di possesso palla, si è pure avvicinato al vantaggio al 26’ con un tentativo di Berisha dal limite dell’area di rigore fino sui tabelloni pubblicitari.

Dopo l’intervallo i giallorossi si sono ripresentati in campo con Morente per Pierotti, mentre il Napoli ha dovuto sostituire praticamente subito Lang con Neres. La squadra di casa, a differenza di quanto fatto nel primo tempo, è riuscita a essere molto più presente nella metà campo avversaria, mettendo una certa pressione addosso al Napoli.

Sugli sviluppi di un corner, al 51’, Jesus ha deviato la sfera con il dorso della mano, ma l’azione è proseguita con un pericoloso contropiede degli ospiti. Alla successiva interruzione, il direttore di gara è stato richiamato dal Var Gariglio e, dopo la revisione dell’azione al monitor, ha concesso la massima punizione. Sul dischetto si è presentato Camarda, scortato da Ramadani tra le maglie dei napoletani piuttosto contrariati dalla decisione di Collu, ma l’esecuzione del giovane attaccantesi s’è infranta sulla respinta di Milinkovic-Savic con la mano destra.

Il bivio del match

A quel punto Conte ha tirato un sospiro di sollievo ed è corso ai ripari: al 60’ dentro Spinazzola, McTominay e Hojlund per Olivera, Politano e Lucca. La mossa contribuisce a far guadagnare metri di campo al Napoli. Al minuto 68 N’Dri, entrato da poco in campo al posto di un ottimo Banda, commette fallo su Gilmour: ne scaturisce una punizione calciata da Neres e accompagnata alle spalle di Falcone da un colpo di testa di Anguissa deviato dalla spalla di Gaspar.

Il vantaggio, conquistato a dire il vero con poco merito, ha messo il Napoli nella condizione di poter gestire la partita con una certa tranquillità fino al triplice fischio dell’arbitro. Del resto, con l’ingresso di Stulic al posto di Camarda, al 70’, e di Pierret e Maleh per Berisha e Coulibaly, al 77’, il Lecce ha certo migliorato il proprio rendimento in fase di costruzione e di realizzazione. Ci fosse stata un’altra punta a disposizione, Di Francesco avrebbe potuto mettere più chilogrammi e centimetri in area di rigore.

WhatsApp Image 2025-10-28 at 20.38.12La squadra davanti alla Curva Nord a fine partita.Il tabellino di Lecce-Napoli 0 a 1

LECCE: (4-4-2): Falcone (cap.); Veiga, Gaspar, Tiago Gabriel, Gallo; Pierotti (46’ Morente), Ramadani, Berisha (77’ Pierret), Banda (65’ N’Dri); Coulibaly (77’ Maleh), Camarda (70’ Stulic). Allenatore: Di Francesco

NAPOLI (4-3-3): Milinkovic-Savic; Di Lorenzo (cap.), Buongiorno, Jesus, Olivera (60’ Spinazzola); Anguissa, Gilmour, Elmas (84’ Gutierrez); Politano (60’ McTominay), Lucca (60’ Hojlund), Lang (48’ Neres). Allenatore: Conte

Marcatori: 69’ Anguissa

Ammoniti: 26’ Olivera, 62’ Ramadani, 88’ N’dri

Arbitro: Collu; assistenti: Rossi e Cavallina; quarto ufficiale: Massimi

Var: Gariglio; assistente Var: Paterna

Spettatori: 25.596 di cui 3.277 paganti e 22.319 abbonati