Si ferma al secondo turno il cammino di Matteo Gigante, in tabellone grazie ad una wild card, nell’ATP Masters 1000 di Toronto: l’azzurro cede al canadese Gabriel Diallo, numero 27 del seeding, che si impone per 6-3 7-6 (5) in un’ora e 48 minuti di gioco. Per il padrone di casa nordamericano ai sedicesimi ci sarà la sfida contro il vincente del match tra lo spagnolo Roberto Carballés Baena e lo statunitense Taylor Fritz, numero 2 del seeding.
Nel primo set ad essere decisivo è un secondo game fiume, durato 20 punti, nel quale l’azzurro cede il servizio alla settima palla break concessa. Nel quarto gioco Gigante va sul 40-0 ma si fa rimontare e deve annullare anche un’occasione per lo 0-4 prima di sbloccarsi. Diallo, invece, non concede alcuna occasione di rientro all’azzurro, cedendo appena 5 punti in altrettanti game al servizio ed andando a chiudere sul 6-3 dopo 48 minuti.
Nella seconda frazione Gigante barcolla, ma si tiene in linea di galleggiamento: l’azzurro annulla un break point ai vantaggi del gioco d’apertura, poi ne annulla un’altra sul 30-40 del terzo game. La partita sembra poter girare in favore dell’italiano quando lo stesso piazza un parziale di 12 punti a 2 che dal 2-2 lo spedisce sul 5-2. L’azzurro si procura anche due set point non consecutivi nell’ottavo game, ma non li sfrutta, e quando va a servire per il set subisce il controbreak e, successivamente, l’aggancio sul 5-5. Si va al tiebreak e, dopo un iniziale scambio di minibreak, il primo ad allungare è Gigante, che gira sul 4-2. Diallo riesce a restare aggrappato al set e dal 3-5 vince gli ultimi quattro punti giocati, conquistando il passaggio del turno sul 7-5 dopo un’ora.
Le statistiche premiano il canadese, che vince 85 punti contro i 73 dell’azzurro, mettendo a segno più vincenti, 19-14, e concedendo meno gratuiti, 15-19. Il nordamericano sfrutta solo 2 delle 13 palle break avute a disposizione, ma ne cancella 2 delle 3 concesse a Gigante, inoltre Diallo ha una resa migliore dell’italiano sia con la prima di servizio, 81%-68%, sia con la seconda, 55%-46%.