Il prossimo dicembre Anthony Hopkins festeggerà 50 anni di sobrietà. Era il dicembre 1975 – all’epoca aveva 38 anni – quando capì «di avere bisogno di aiuto» e contattò un gruppo di alcolisti anonimi. Da allora non ha più toccato una goccia d’alcol e più volte, nel tempo, ha pubblicamente parlato della sua sobrietà per aiutare chi lotta contro la bottiglia. Ora, in un’intervista al podcast The Interview del New York Times, l’ottantasettenne attore – che il 4 novembre pubblicherà le sue memorie – tornando sul tema ha raccontato il momento esatto in cui decise di smettere di bere. Era il 29 dicembre 1975, «ero completamente ubriaco e guidavo la mia auto qui in California, senza sapere dove stavo andando. Avrei potuto uccidere qualcuno. O me stesso, cosa che all’epoca non mi importava nemmeno». Il due volte premio Oscar si svegliò in una stanza d’albergo in Arizona senza nemmeno sapere come ci fosse finito. Poi, a una festa a Beverly Hills, disse a un suo agente: «Ho bisogno di aiuto».

Hopkins ricorda nei dettagli quella notte: «Guardai l’orologio, erano le 11 precise. Una voce profonda e potente mi parlò da dentro, dicendomi: “Ora è tutto finito. Puoi iniziare a vivere, e tutto è stato fatto per uno scopo. Non dimenticarlo mai. Era una voce dal nulla, ma proveniva dal profondo di me». Da allora la sua vita è cambiata radicalmente. E ormai da anni, ogni 29 dicembre, festeggia sui social un anno in più di sobrietà, incoraggiando chi lotta contro l’alcolismo a chiedere aiuto: «Divertirsi è meraviglioso, bere un drink va bene. Ma se hai problemi con l’alcol, chiedi aiuto», ha detto ad esempio nel video pubblicato nel 2024.

Qualche anno prima, ai tempi del Covid, aveva festeggiato 45 anni da sobrio scrivendo su Twitter: «C’è chi si trova tappato in casa con i bambini in qualche palazzone, senza avere nulla da fare. È uno stress incredibile, quindi è normale cercare una via d’uscita. Il tratto caratteristico di chi si aggrappa alla bottiglia, alle sigarette, al cibo o a qualsiasi altra dipendenza è l’ostinazione. Pensi di potercela fare ma non è vero. Devi chiedere aiuto. Fare tutto ciò che puoi per metterti in contatto con qualcuno, perché così ti stai uccidendo. Da quando ho smesso, la mia vita è diventata solo migliore».