Le avvisaglie c’erano, ma forse non così evidenti da far pensare alla grande impresa compiuta ieri da Sara Casasola. La friulana (in apertura, foto Cor Vos) iscrive il suo nome nell’albo d’oro della classica di Overijse, tappa del Superprestige. L’azzurra della Crelan-Corendon è la seconda italiana capace di vincere una tappa nella prestigiosa challenge dopo la Arzuffi, ma mai era avvenuto in quello che è considerato uno dei templi del ciclocross mondiale.


Un’impresa per il ciclocross italiano
I numeri dicono che l’impresa rappresenta quasi uno spartiacque nella carriera di Casasola, che sul traguardo di Overijse ha preceduto una maestra come Lucinda Brand, al suo 44° podio consecutivo, non senza un pizzico di fortuna vista la caduta dell’olandese. La portata dell’impresa è ancora da assimilare, quando risponde al telefono dal suo appartamento belga appena rientrata dalla gara.
«Era un percorso abbastanza duro – racconta – dove imposti il tuo passo, con una salita piuttosto tecnica, quindi ho cercato di stare davanti. La Brand ha provato più volte a fare forcing, ma sono riuscita a rimanere sempre attaccata e ho provato un paio di volte anch’io a metterle un po’ di pressione. Lei andava forte ed ero un po’ in difficoltà, ma a poco meno di un giro dalla fine, in discesa avevo preso qualche metro. Lei deve avere rischiato un po’ per rientrare, ha centrato in pieno un palo e è caduta. Io ho sentito qualcosa dallo speaker, mi sono voltata e non c’era più, quindi poi ho dovuto fare l’ultimo giro a manetta per non farla rientrare».


In occasione della prima vittoria al Giro delle Regioni, avevi detto che eri un po’ indietro rispetto alle condizioni che avresti voluto, ma hai recuperato abbastanza velocemente, anche perché a parte questa vittoria, già eri andata molto bene nel circuito anche il weekend scorso…
Sì, l’anno scorso ero arrivata con un buon ritmo gara il primo weekend di ottobre e andavo già su con molta brillantezza. Quest’anno sono partita volontariamente più piano, lavorando sui miei punti deboli. Ho fatto una buona base, ho fatto un bel po’ di forza, palestra, fondo, perché nel passato quel che mi mancava era la potenza pura, il ritmo vero e proprio. Infatti ho iniziato nelle ultime settimane a lavorare un po’ di più sull’intensità. La scorsa settimana ero andata bene, ma erano percorsi veloci, meno adatti a me. Ho sofferto molto, ma lì è tutto un po’ più livellato, quindi se sei più intelligente riesci a venirne a capo.
Perché Overijse è così importante nella stagione del ciclocross, considerata come una classica monumento della strada?
E’ una gara storica, è stata anche Coppa del mondo in passato. Prevede un percorso impegnativo, quindi appunto penso che per vincere uno debba avere buone gambe, buona tecnica. E’ un tracciato molto completo e piace a molti, tutti si presentano qui al massimo e puntano alla vittoria, quindi credo che sia anche questo il motivo per cui sia così rinomata.


Questo era il secondo weekend che ti confrontavi a livello internazionale. Cominci adesso anche ad avere un quadro della situazione anche di come sono le tue avversarie, a che livello sono e come sono in relazione a te?
Al momento la più ostica è sicuramente la Brand – sentenzia la Casasola – sulla Van Empel c’è un gran punto di domanda perché ha vinto sì due corse, ma qui dicono che era un po’ indietro come preparazione, io però penso che all’europeo arriverà in condizione. La Alvarado è ancora ferma e riprenderà a correre verso fine novembre. Quindi la Brand è il vero riferimento. Tira sempre fuori qualcosa di più.
Rispetto agli anni scorsi parti per certi versi avvantaggiata dal fatto che hai avuto una stagione su strada corposa e impegnativa…
Sì, io penso che abbia dato una grossa mano e questo lo vedremo meglio più avanti, perché appunto la strada di solito ti dà un buon fondo e lo vedi correndo di più. A dicembre e gennaio si vedrà, però penso che abbia dato una buona mano. A livello di ritmo di base sono migliorata molto e quindi credo che fare una buona stagione su strada aiuti sempre.


Come l’hanno presa nel team questa tua vittoria?
Erano molto contenti. Poi arriviamo da due gare di Superprestige vinte, quindi il morale è decisamente alle stelle. Ora vediamo la prossima gara, il Koppenberg sabato prossimo: è una bella corsa, è sempre molto selettiva, si parte proprio sulla salita del Giro delle Fiandre, poi scendi sul prato e risali dal famoso muro, quindi è una corsa bella, impegnativa.
Magari ci prendi le misure per tornarci la prossima primavera…
Sarebbe bello, anche se su strada sono più una da corse a tappe che da classiche, però mai dire mai, sarebbe bello appunto fare il Fiandre una volta…