di
Francesco Sergio e Alessio Corazza
Jessica Stappazzollo Custodio de Lima, commessa 33enne, è stata ammazzata con «un numero smisurato di coltellate» dal compagno, Douglas Reis Pedros, 41 anni
Castelnuovo del Garda (Verona) – Domenica sera, Jessica Stappazzollo Custodio de Lima, commessa 33enne di origine brasiliana, è stata ammazzata con «un numero imprecisato, ma comunque smisurato di coltellate» — così recita la nota della Procura di Verona — dal compagno connazionale, operaio di 41 anni, Douglas Reis Pedros. Un vero e proprio massacro. Non il primo: lui la riempiva di botte in continuazione, da mesi, nell’appartamento di Castelnuovo del Garda dove i due erano andati a convivere nel 2023. Nell’aprile scorso l’aveva persino trascinata in strada per i capelli, presa a pugni e sfregiata con una chiave. Le liti e le urla erano all’ordine del giorno, dicono i vicini. I giudici avevano ordinato che lui indossasse il braccialetto elettronico, ma lei da mesi non portava con sé l’apparato ricevitore che lo attiva.
I carabinieri della compagnia di Peschiera hanno arrestato Douglas Reis Pedros martedì notte, a circa 24 ore dal fatto. Vagava a piedi senza meta coperto di sangue vicino al vecchio ospedale di Valeggio sul Mincio, dopo aver abbandonato l’auto di lei con cui aveva inizialmente pensato di fuggire salvo poi chiamare un carro attrezzi per recuperarla. Ha poi preso il telefono e chiamato il comando di Peschiera dicendo di voler uccidersi. Quando i carabinieri sono arrivati sul posto, la sceneggiata è stata smascherata in breve tempo. Per altro, l’uomo non aveva più addosso il braccialetto elettronico, che si era strappato chissà quando senza attivare alcun allarme: un evidente malfunzionamento del dispositivo, che non è ancora stato ritrovato.
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L’uomo è crollato sotto i quesiti degli investigatori confessando l’omicidio, nell’auto aveva ancora il coltello arma del delitto. I carabinieri si sono allora diretti nell’appartamento di via Silvio Pellico 13 facendo la macabra scoperta: riverso a terra vicino al letto, hanno trovato il corpo martoriato della 33enne. Presenti, inoltre, sei dosi di cocaina e svariate bottiglie di alcolici: l’assassino era stato condannato per guida in stato di ebbrezza ed erano noto agli inquirenti per il consumo smisurato di stupefacenti. L’assassinio potrebbe essere scaturito a seguito di una furiosa lite sotto i fumi di droga e alcol.
Certo è che le angherie da parte del quarantunenne andavano avanti da oltre un anno, ma Jessica non aveva mai trovato le forze per tagliare i ponti definitivamente. Da quando lo frequentava, aveva anche perso la custodia della figlia, avuta da una precedente relazione.
L’uomo era stato accusato, nel dicembre scorso, anche di violenza sessuale nei confronti della sorella della vittima. Era stato in seguito alla denuncia sporta dalla donna ad aprile 2024 ai carabinieri di Caprino, dopo una lite più violenta del solito, che lui era stato arrestato in flagranza. Il Tribunale di Verona, su richiesta della Procura, aveva disposto il divieto di avvicinamento alla compagna a meno di 500 metri, con l’obbligo di attivare il braccialetto elettronico. Jessica, in quel momento, era domiciliata a casa della madre, a Ponti sul Mincio, nel Mantovano. Ma pare che la 33enne sia tornata quasi subito a vivere con lui. E almeno da maggio il ricevitore che permette di segnalare un eventuale avvicinamento dell’indagato non ha mai lasciato il garage della casa di Ponti sul Mincio, dove è stato ritrovato dai carabinieri.
Nell’esprimere «rabbia e dolore» per l’ennesimo femminicidio, il presidente della Commissione giustizia alla Camera Ciro Maschio (FdI) sottolinea che è in via di approvazione il nuovo disegno di legge del governo per questi reati che «rafforza inoltre il divieto di avvicinamento alla vittima della persona violenta» e aumenta le tutele per i centri antiviolenza. Il senatore di FdI Pierantonio Zanettin ha presentato un’interrogazione al ministro Piantedosi per accertare eventuali malfunzionamenti del braccialetto elettronico. Il contrasto alla violenza di genere «va assunto come una priorità nazionale», dice il senatore del Pd veneto Andrea Martella.
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28 ottobre 2025 ( modifica il 29 ottobre 2025 | 08:16)
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