Firenze, 29 ottobre 2025 – Esami diagnostici e prestazioni sanitarie specialistiche prenotate al Cup di Careggi, tutte a nome dello stesso paziente che in realtà di prestazioni ne aveva prenotata solo una. False prenotazioni con le quali intasavano di proposito le liste d’attesa in modo da avere meno da fare, meno lavoro da sbrigare. Potevano così – in particolare nelle mattine di luglio e agosto – avere più tempo libero.

Carabinieri del Nas al lavoro in una foto di repertorio
Le mattine d’estate
La pesantissima accusa vede al centro del caso dieci medici specializzando di Careggi per fatti dell’estate 2023. La vicenda è finita all’attenzione dei carabinieri del Nas di Firenze durante una serie di controlli sulle liste d’attesa. Un male atavico della sanità pubblica, liste lunghissime, a volte chiuse per lungo tempo. In questo caso, però, secondo l’ipotesi di reato, intasate volontariamente.
La collaborazione dell’ospedale
I militari del Nucleo antisofisticazioni hanno acquisito una documentazione ampia, fornita dall’Azienda Ospedaliera Careggi (che, sottolineano gli investigatori, ha pienamente collaborato all’indagine), che avrebbe permesso di rilevare che nel periodo luglio-agosto 2023 i medici specializzandi registravano sull’applicativo “Cup 2.0” del maggiore ospedale fiorentino varie prestazioni di specialità ed esami diagnostici, inserendo più prenotazioni, anche nello stesso giorno, a nome dello stesso paziente che aveva invece prenotato una sola visita, andando così a saturare, per più giorni, le agende e rendendo di fatto impossibile la prenotazione da parte di chi aveva bisogno.
La lista della vergogna: 290 prenotazioni
Secondo i militari sono 290 le prenotazioni occupate abusivamente. Un metodo con il quale i medici si sarebbero garantiti giornate meno dense di impegni nei mesi di luglio e agosto. Per il caso è fissata una udienza predibattimentale il 19 febbraio 2027.