Articolo di Francesco Lucivero
Il tennista brasiliano, reduce dal suo primo successo finale in un ATP 500 a Basilea, ha le idee chiare sui prossimi obiettivi.
Reduce dal successo nel torneo di Basilea, Joao Fonseca si è preso i complimenti non solo degli appassionati di tennis ma anche quelli di Alejandro Davidovich Fokina, il tennista che ha provato a contendergli, senza successo, il titolo nella città natale di Roger Federer. Lo spagnolo, addirittura, lo ha definito “il nuovo Djokovic” ma Fonseca ha un altro obiettivo che va al di là di somigliare, nel gioco, al serbo.
Ai microfoni dell’ATP, il brasiliano è stato chiaro: la sua ambizione è quella di diventare il terzo big della nuova generazione, affiancandosi a Jannik Sinner e Carlos Alcaraz. “Non sono un fan dei paragoni – ha detto Fonseca -, ognuno è artefice della sua storia e io sto costruendo la mia. Chiaro che sia contento dei complimenti, sto facendo del mio meglio per emergere nel tour”.
“Quello che vediamo, però, è che Jannik e Carlos stanno giocando a un livello superiore – ha spiegato ancora il giovane tennista -, io voglio arrivare al loro livello e sto lavorando duramente per riuscirci. Questo è stato il mio primo vero anno nel circuito maggiore, sto accumulando esperienza: il mio è giocarmela con Sinner e Alcaraz e vincere grandi tornei”.
Classe 2006, nativo di Rio de Janeiro, Joao Fonseca ha vinto a Basilea il primo ATP 500 della sua carriera: a inizio stagione, invece, aveva conquistato il primo ATP 250, a Buenos Aires, battendo Francisco Cerundolo in finale. Fonseca è il campione in carica delle Next Gen Finals (battuto Learner Tien all’atto conclusivo) e quest’anno ha partecipato ai primi tre tornei stagionali del Grande Slam, arrivando al terzo turno sia al Roland Garros sia a Wimbledon.