di
Marta Serafini

Duecento soldati russi si trovano nella cittadina: secondo l’FT, l’obiettivo è chiudere l’assedio entro metà novembre. Perdere la città significherebbe, per l’Ucraina, perdere gran parte dell’Oblast di Donetsk; per Mosca ribaltare a proprio favore il tavolo negoziale

Mosca aumenta la pressione su Pokrovsk e invia 200 uomini per chiudere l’assedio sulla cittadina hub del Donbass entro — scrive il Financial Times — metà novembre. 

Per stessa ammissione di Kiev, le truppe russe superano numericamente quelle ucraine in un rapporto di otto a uno. Il presidente ucraino chiarisce però che le forze dell’Armata «non hanno raggiunto il risultato previsto» e spiega come il Cremlino stia cercando di convincere la Casa Bianca di poter prendere tutto il Donbass



















































Dopo aver conquistato Avdiivka , oltre 40 chilometri a sud-est di Pokrovsk nel febbraio 2024, le truppe russe sono gradualmente avanzate verso la città, un tempo importante snodo logistico ucraino, e l’hanno cinta d’assedio dall’agosto 2024. Secondo il gruppo ucraino di monitoraggio DeepState, le truppe russe hanno circondato Pokrovsk da tre lati, lasciando un varco di circa 15 chilometri all’esercito ucraino per far entrare truppe e rifornimenti. La situazione è peggiorata dal luglio scorso, quando i russi sono riusciti a penetrare nella città con piccole squadre di infiltrazione che però non riescono a mantenere un controllo stabile della città.

Zelensky, pur ammettendo come la situazione sia difficile, smentisce la notizia dell’accerchiamento totale dopo che domenica il capo di stato maggiore russo Valery Gerasimov ha affermato che circa 5.500 soldati ucraini nei pressi di Pokrovsk erano completamente circondati, senza fornire alcuna prova. Il tutto mentre gli stessi blogger russi accusano il generale di mentire a Putin (che proprio oggi ha esplicitamente citato Kupiansk e Pokrovsk, dicendo che in queste due città «il nemico è bloccato e circondato»).

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Nei giorni scorsi però anche il capo di stato maggiore ucraino Oleksander Syrskiy aveva lamentato come i suoi comandanti gli stessero nascondendo informazioni vitali, a conferma del nervosismo crescente anche sul lato ucraino.

Nonostante in estate le truppe di Kiev siano riuscite a respingere l’attacco nemico sulla direttrice di Doprobillia, le squadre russe sono comunque riuscite a penetrare nuovamente. I droni Fpv di Mosca controllano quasi tutte le rotte logistiche per Pokrovsk e Myrnohrad. «Se Pokrovsk cade, non ci sarà via d’uscita per la guarnigione di Myrnohrad», confermano fonti militari sul campo al Corriere. E aggiungono: «La nostra linea di rifornimento per Myrnohrad è lunga oltre 20 km. Le rotazioni sono quasi impossibili. Non possiamo evacuare i caduti». Tradotto significa che la caduta di Pokrovsk potrebbe essere imminente. 

Perdere Pokrovsk significherebbe per Kiev perdere gran parte dell’Oblast di Donetsk. Per Mosca vorrebbe dire aprirsi definitivamente la strada per l’Oblast di Dnipropetrovsk e ribaltare a proprio favore il tavolo negoziale.

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29 ottobre 2025 ( modifica il 29 ottobre 2025 | 13:42)