François Provost è il nuovo Ceo del Gruppo Renault. Lo ha deciso il consiglio di amministrazione, riunitosi oggi sotto la presidenza di Jean-Dominique Senard, su raccomandazione del comitato governance e retribuzioni.
Alto profilo. Classe 1968, il top manager francese – che ha precedentemente ricoperto il ruolo di direttore acquisti, partnership e public affairs – entra in carica praticamente da subito, vale a dire dal 31 luglio. A meno di scossoni, resterà in sella per quattro anni. Laureato presso l’École polytechnique e l’École des Mines a Parigi, Provost ha iniziato la sua carriera al ministero dell’Economia e a quello della Difesa. L’ex braccio destro di Luca de Meo (l’italiano, non più capo dell’azienda da metà luglio, è passato al gigante del lusso Kering), ha ricoperto numerosi ruoli nel marchio della Losanga dal 2002: fra l’altro, è stato direttore della divisione commerciale, della Renault Samsung Motors, delle operazioni del gruppo in Cina, poi dello sviluppo internazionale, quindi della direzione affari pubblici.
In casa. Per il dopo de Meo, il Cda ha così privilegiato un candidato interno, preferendolo a Maxime Picat (disponibile dopo l’uscita da Stellantis) e Denis Le Vot (responsabile Dacia). Numerose le sfide per Provost: il nuovo Ceo potrebbe eseguire il piano strategico Futurama, che de Meo aveva presentato in consiglio di amministrazione prima di annunciare la sua uscita a sorpresa. D’altronde, come in passato ha detto un portavoce della Régie, il nuovo Ceo è comunque “la pietra angolare dell’implementazione del piano Renaulution, in particolare la creazione delle due filiali Ampere e Horse”, relative a rispettivamente a elettriche e ibride. Ed è stato lui a negoziare le partnership con la cinese Geely, co-azionista Renault nella divisione dedicata ai motori a combustione e partner del gruppo in Corea del Sud e Brasile. Inoltre, Provost ha lavorato per portare il gigante petrolifero saudita Aramco nel capitale del colosso francese, svolgendo un ruolo chiave nello scioglimento dei legami con Nissan.
Le prime parole. “Il mio pensiero va in particolare ai team che mi hanno affiancato in questi 23 anni”, ha detto Provost. “Metterò tutta la mia energia e passione per contribuire, insieme ai nostri 100.000 dipendenti nonché ai concessionari, fornitori e partner, allo sviluppo del gruppo, fiore all’occhiello dell’industria francese da 127 anni”.