Introduzione
Ogni anno l’ictus colpisce circa 15milioni di persone nel mondo: nonostante un calo del numero dei casi, “anche quando le persone colpite da ictus hanno accesso a trattamenti moderni e avanzati, il 60% muore o riporta disabilità”, spiegano gli esperti. La prevenzione, dunque, rimane l’arma più efficace per ridurne l’impatto. In occasione della Giornata mondiale dell’Ictus del 29 ottobre, l’Istituto Superiore di Sanità (Iss)richiama l’attenzione sull’importanza di riconoscerne tempestivamente i sintomi e di adottare stili di vita sani per prevenirlo. “L’ictus è una patologia tempo-correlata: più precoce è l’intervento, più alta è la probabilità di un recupero completo. Riconoscerne i segnali e chiamare subito un’ambulanza può salvare la vita”, spiegano Luigi Palmieri e Chiara Donfrancesco, ricercatori del Dipartimento malattie cardiovascolari, dismetaboliche e dell’invecchiamento dell’Iss.