Il commento alle dichiarazioni di Rocchi
Paolo Ziliani è tornato a parlare di Napoli-Inter, analizzando il commento del designatore Rocchi a proposito del rigore concesso sul presunto fallo su Di Lorenzo (che fallo da rigore non era).
Il giornalista sportivo pone l’accento su un elemento in particolare: “Lo strano caso del designatore Rocchi che chiede agli assistenti di trasformarsi in “piccoli arbitri” e poi s’indigna se questo succede davvero. La catastrofe del mondo arbitrale è ormai giunta a un punto di non ritorno: Rocchi ha cassato il vecchio regolamento e ne sta riscrivendo uno nuovo che cambia a ogni partita e che nessuno più capisce”.
“Sento il bisogno infatti, dopo aver assistito al programma “Open VAR” andato in onda ieri su DAZN, di porgere le mie scuse al designatore arbitrale Gianluca Rocchi che tante volte ho criticato e che a dire il vero criticavo anche quando faceva l’arbitro fin dai tempi di Calciopoli. Sento di dovermi scusare con lui perché solo ieri, dopo averlo sentito parlare a “Open VAR”, mi è stato chiaro che il suo lavoro non è quello che io immaginavo di semplice designatore tout court, ma la missione che lui stesso si è auto-affidato è ben altra: riscrivere dalle fondamenta il Regolamento del Gioco del Calcio”, ha esordito Ziliani.
“Ricapitolando: Rocchi ci dice, come prima cosa, che poiché l’introduzione del VAR ha reso quasi superflua la figura del guardalinee, lui si è messo una mano sul cuore e affinché gli assistenti non si sentissero emarginati e inutili ha pensato che fosse cosa buona e giusta “trasformarli in piccoli arbitri” (cito testualmente). Dopodiché, non appena un guardalinee lo prende in parola e si trasforma davvero, come ha fatto Bindoni in Napoli-Inter, in “piccolo arbitro”, Rocchi si straccia le vesti in tv e dice:
“Non mi è piaciuta per niente l’ingerenza di Bindoni che è andato oltre quello che gli abbiamo chiesto di fare” dimenticandosi che forse la colpa è sua; se avesse lasciato che i guardalinee facessero i guardalinee e gli arbitri gli arbitri, come accadeva nel calcio dell’Età della pietra, l’indegna baracconata andata in scena al Maradona non ci sarebbe mai stata”. Secondo Ziliani “Rocchi non fa il designatore: fa il riscrittore del regolamento. E così come invita i guardalinee a trasformarsi in piccoli arbitri, autorizza se stesso a trasformarsi in Dio Padre Onnipotente creatore del cielo, della terra e delle nuove regole del gioco del calcio. Quel calcio che proprio lui, qui in Italia, sta mandando definitivamente in vacca”. Il giornalista chiude con un’ultima domanda: “Quante volte in questi ultimi anni ci siamo sentiti raccontare le più incredibili favole messe in circolo col dichiarato intento di far passare in cavalleria i più smaccati scempi al regolamento commessi dagli arbitri?”.
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