“Ma come fai a non capire che Di Lorenzo fa un movimento mirato a subire il contatto con Mkhitaryan?”, si domanda Pagliuca
Intervenuto ai microfoni del Resto del Carlino, Gianluca Pagliuca ha affrontato anche il tema arbitri, partendo da Fiorentina-Bologna:
“Ho pensato che i due rigorini a favore della Fiorentina La Penna li ha dati e i due che c’erano per il Bologna no. Intendiamoci: io sono contro tutti i cosiddetti rigorini, quelli che oggi ormai assegna il Var. Braccio staccato o attaccato al tronco, movimento congruo o innaturale, volume del corpo: ma che cos’è diventato il calcio?”
Una materia per tecnocrati della moviola.
“I moviolisti e le polemiche c’erano anche quando giocavo io. Ma perché è stato introdotto il Var? Per facilitare il lavoro degli arbitri, per rendere più eque le loro decisioni, per limitare al minimo gli errori: purtroppo è successo l’esatto contrario. Oggi ci sono più polemiche di prima, più decisioni assurde, più ingiustizie”.
“Se il Var dev’essere usato in questo modo tanto vale toglierlo e tornare all’antico. Oppure usarlo per le cose che contano: vogliamo parlare dei simulatori che al primo mezzo sospiro si buttano e reclamano il rigore? Quello sarebbe un utilizzo saggio: prova televisiva e squalifica. Ma basta rigorini: non se ne può davvero più”.
Torniamo a Fiorentina-Bologna.
“Se è rigore quello di Bernardeschi su Kean nel finale di partita non vedo perché non dovrebbe essere rigore il tocco di mano di Dodò all’inizio. Lo ripeto: nel mio calcio ideale tutti e due non sono mai rigore, ma se queste sono le regole bisogna darli tutti. E invece non c’è uniformità”.
Non sarà che il Bologna dia un po’ fastidio ai cosiddetti poteri forti?
“No, non credo che dietro ci sia un disegno. Ci sono solo tanti errori, che purtroppo per colpa del Var aumentano. Ma non c’è nessun complotto: ve lo dico io che vent’anni fa ho vissuto sulla mia pelle Calciopoli”.
Sta di fatto che oggi si lamentano tutti.
“Ma proprio quella è la prova che non c’è nessun disegno. Sabato a Napoli hanno fischiato un rigore contro l’Inter scandaloso: come fai, se sei al Var e puoi rivedere da mille angolature l’azione, a non capire che Di Lorenzo fa un movimento mirato a subire il contatto con Mkhitaryan?”.
I rigorini, per l’appunto.
“Una volta il Var interviene, la volta dopo no: va bene ricorrere alla tecnologia, ma qui la stiamo usando a casaccio. Ormai è chiaro che con questo utilizzo è il Var che indirizza le partite, con il risultato che vediamo un calcio che non è più calcio, che è poi quello che pensano tutti i miei colleghi ex calciatori. E anche questo è un problema”.
“Che le regole arbitrali, e nella fattispecie il protocollo del Var, le decide chi non è stato calciatore. E non conosce tutte le dinamiche del gioco”.
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