Una chiusura quasi col botto. All’ultima gara della stagione, Alessia Vigilia coglie il suo miglior risultato con la piazza d’onore nella prestigiosa Chrono des Nations, ma soprattutto vede sfuggirle di sotto il naso una vittoria che avrebbe avuto del clamoroso, per un solo secondo appannaggio della specialista olandese Ellen Van Dijk all’ultima gara della carriera prima di dedicarsi completamente al suo ruolo di mamma.

Il podio finale con la Van Dijk fra la Vigilia e l'austriaca Schweinberger, terza a 11" (foto Instagram)Il podio finale con la Van Dijk fra la Vigilia e l’austriaca Schweinberger, terza a 11″ (foto Instagram)

Il podio finale con la Van Dijk fra la Vigilia e l'austriaca Schweinberger, terza a 11" (foto Instagram)Il podio finale con la Van Dijk fra la Vigilia e l’austriaca Schweinberger, terza a 11″ (foto Instagram)

Un verdetto simile è sempre difficile da interpretare, se quel secondo ha ancora un sapore dolce o è solo sconfitta. Alessia però ha le idee abbastanza chiare in merito, è qualcosa che addolcisce la stagione: «L’inizio non è stato il migliore, visto che mi sono rotta la clavicola proprio nella prima gara dell’anno. Devo dire però che da lì in poi sono andata sempre in crescita e alla fine sono molto contenta. In generale penso di aver fatto una stagione comunque a un livello buono e costante, molto al servizio della squadra, giustamente. Sono riuscita anche a ritagliarmi qualche soddisfazione, come ad esempio la Top 10 nella prima tappa del Giro e anche a cronometro, con il podio sfiorato ai tricolori».

Stai diventando sempre più una specialista…

Diciamo che i presupposti c’erano già, qualcosa si era già visto da junior. Poi negli ultimi anni ho fatto un po’ fatica ad esprimermi al massimo delle mie potenzialità. Due anni fa mi ero già espressa a buon livello centrando il podio tricolore. Questa dimensione specifica è una cosa in cui credo, io ho sempre cercato di migliorare e quindi mi soddisfa davvero tanto essere arrivata così vicino a una specialista come Van Dijk. Soprattutto in una prova comunque non facile perché erano 27 km, su un percorso mosso e per quasi metà gara pioveva, quindi diciamo che è stata una bella prova di resistenza.

Per Ellen Van Dijk questa è stata l'ultima gara in carriera chiusa con 3 titoli mondiali e uno europeo (foto Getty Images)Per Ellen Van Dijk questa è stata l’ultima gara in carriera chiusa con 3 titoli mondiali e uno europeo (foto Getty Images)

Per Ellen Van Dijk questa è stata l'ultima gara in carriera chiusa con 3 titoli mondiali e uno europeo (foto Getty Images)Per Ellen Van Dijk questa è stata l’ultima gara in carriera chiusa con 3 titoli mondiali e uno europeo (foto Getty Images)

Tra l’altro è l’unica classica a cronometro che ha poi un passato molto importante…

Sì, è veramente una crono di grande prestigio, si vede dal seguito che ha, dalla presenza di tanta gente sul percorso. Magari la posizione all’interno del calendario non l’aiuta molto, ma in realtà tutti quegli atleti che ritengono le cronometro importanti, la vedono veramente come un riferimento, una gara importante. L’hanno vinta tanti campioni e campionesse, ha un grosso richiamo.

Tu hai sempre continuato a prepararti per le cronometro?

Ho sempre cercato di lavorarci. Non l’ho mai trascurata e anche in futuro non voglio farlo. Nelle categorie giovanili era più facile per me esprimermi a cronometro che magari nelle prove in linea e quindi penso che sia un po’ il mio punto di forza. Su cui appunto voglio continuare a lavorare. Ovviamente i percorsi piatti piatti non mi si addicono molto, ma già con percorsi un po’ misti o più tecnici riesco a esprimermi meglio.

La Vigilia era già stata terza a cronometro ai tricolori 2023 e quarta quest'annoLa Vigilia era già stata terza a cronometro ai tricolori 2023 e quarta quest’anno

La Vigilia era già stata terza a cronometro ai tricolori 2023 e quarta quest'annoLa Vigilia era già stata terza a cronometro ai tricolori 2023 e quarta quest’anno

In che cosa devi migliorare nella specialità?

Sicuramente nell’aerodinamica che gioca un ruolo fondamentale. Non avendo mai lavorato in galleria del vento, penso che ci siano ancora tanti step che si possono fare. Poi personalmente e fisicamente credo che anche a livello di prestazione, devo continuare a lavorare su questo tipo di sforzo e cercare anche di imparare magari a gestire ancora meglio.

La nuova squadra, l’Uno X conta di appoggiarti e di investire anche su questo settore, pur considerando che le cronosquadre sono andate un po’ sparendo?

E’ difficile parlare già di programmazione non sapendo esattamente che percorsi ci saranno per i grandi giri e in generale quante prove a tappe prevedranno la cronosquadre. Al Tour femmes ad esempio ci sarà un’importante cronometro di 21 chilometri a metà corsa, ma sarà individuale. E’ comunque una delle cose di cui abbiamo già parlato con i dirigenti e credo che lavoreremo insieme per migliorare, per vedere un po’ quali sono i limiti anche in questa specialità.

La bolzanina punta fortemente sulle cronometro e conta di progredire lavorando alla galleria del ventoLa bolzanina punta fortemente sulle cronometro e conta di progredire lavorando in galleria del vento

La bolzanina punta fortemente sulle cronometro e conta di progredire lavorando alla galleria del ventoLa bolzanina punta fortemente sulle cronometro e conta di progredire lavorando in galleria del vento

Può essere questa anche una tua nuova dimensione per allargare le tue aspirazioni e provare anche a guardare a un obiettivo come Los Angeles 2028?

Sicuramente è uno dei sogni che ho nel cassetto. Ovviamente ci sono tante atlete forti e tante gare in mezzo, tante stagioni, tante cose da fare. Ma se guardo al futuro a lungo termine, quello sicuramente sarebbe uno degli obiettivi più grandi della mia carriera.

Tu adesso cambi squadra, cambiano anche le tue prospettive, i tuoi ruoli che svolgerai nel nuovo team?

Questa settimana avremo il training camp amministrativo e cominceremo ad affrontare il discorso. Penso però di avere un pochino più di libertà e di potermi esprimere di più. Vediamo come va.

L'altoatesina lascerà la FDJ-Suez per approdare alla Uno-X che le ha garantito maggiore libertà (foto Instagram)L’altoatesina lascerà la FDJ-Suez per approdare alla Uno-X che le ha garantito maggiore libertà (foto Instagram)

L'altoatesina lascerà la FDJ-Suez per approdare alla Uno-X che le ha garantito maggiore libertà (foto Instagram)L’altoatesina lascerà la FDJ-Suez per approdare alla Uno-X che le ha garantito maggiore libertà (foto Instagram)

E’ stato anche questo che ti ha portato a cambiare, avere più libertà rispetto a quella che potevi avere alla Françoise des Jeux?

Sì, sono state un insieme di cose. Credo di essere nella fascia d’età in cui o provi a fare il salto o ti stabilizzi un po’ dove sei e sinceramente volevo provarci e avere responsabilità o libertà e vedere come va. Se non ora, quando?