La CGIL: “Chiediamo un tavolo permanente per affrontare insieme i problemi e dare risposte concrete”. La ASL assicura che continuerà il piano di assunzioni e i lavori al Sant’Andrea.
Si è tenuto questa mattina l’incontro convocato dal Prefetto della Spezia Andrea Cantadori, su richiesta della CGIL, sullo stato della sanità pubblica spezzina. Alla riunione, svoltasi in Prefettura, in un clima cordiale e di ascolto reciproco, hanno partecipato il Prefetto, il Direttore generale di Asl5 Paolo Cavagnaro, l’Assessore alle politiche sanitarie Giulio Guerri in rappresentanza del Comune della Spezia, e per la Cgil Luca Comiti, Segretario generale della Camera del Lavoro della Spezia, e Marzia Ilari, Segretaria generale della Funzione Pubblica Cgil spezzina.
La Cgil ha rappresentato, con chiarezza e spirito costruttivo, le forti criticità che da tempo affliggono il servizio sanitario spezzino, definendolo senza mezzi termini “un malato grave”, in fondo alle classifiche liguri per dotazioni di personale e infrastrutture.
La delegazione sindacale ha evidenziato quelle che ritiene essere le principali criticità del servizio sanitario spezzino, che ha definito “malato grave”.
Al termine dell’incontro Luca Comiti le ha riassunte così: “Questa mattina, insieme alla CGIL Funzione Pubblica e allo SPI, abbiamo posto alcuni macro-temi. Abbiamo posto innanzitutto i temi che riguardano il personale, le case di comunità, quindi i servizi sul territorio, abbiamo chiesto quali saranno gli scenari futuri per la struttura del Sant’Andrea, che è fatiscente, e abbiamo posto il tema della cronicità, ovvero il trattamento dei pazienti che presentano patologie croniche, nel percorso che li accompagna nel corso di tutto l’iter della patologia. Quello di questa mattina è stato un incontro interlocutorio, nel corso del quale ASL5 e Comune della Spezia, di fronte al Prefetto, si sono resi disponibili a ragionare in ottica futura, attraverso altri incontri, magari più strettamente tematici, alla presenza anche di Regione Liguria”.
Nell’ottica di un confronto permanente e costruttivo, la Cgil ha infatti avanzato la proposta di istituire un tavolo permanente sulla sanità spezzina, che coinvolga Regione Liguria e tutti i soggetti istituzionali, sindacali e sociali impegnati nella difesa e nel rilancio del servizio sanitario pubblico.
“Noi – ribadisce Comiti – abbiamo chiesto una continuità di questo tavolo, alla presenza della Regione e anche di altri soggetti direttamente interessati, perché crediamo che debba esserci una collaborazione tra tutti i soggetti interessati, affinchè si possa ragionare insieme su come migliorare le condizioni dei cittadini del nostro territorio. Noi ci troviamo in una situazione di criticità dal punto di vista del personale, dei servizi e delle strutture, siamo un passo indietro rispetto a tutte le altre province liguri. Insieme, non in contrapposizione, dobbiamo lavorare per dare delle risposte certe ai nostri cittadini, magari migliorando 2 o 3 punti, non di più, ma portando a casa qualcosa di concreto. Ci siamo detti disponibili anche a stilare una lista di quelle che possono essere le priorità sulle quali ragionare, in modo tale che il Prefetto possa convocare tutti i soggetti interessati e si possa portare avanti una discussione proficua e, ripeto, perché è importante, non in contrapposizione, ma in collaborazione tra tutte le parti coinvolte. Finalmente su questi temi della sanità c’è stata un’apertura, quello di oggi è stato un incontro nel corso del quale si è parlato di tanto, si sono affrontate tante tematiche, chiaramente in modo molto superficiale. Dobbiamo approfondirle e concentrarci su alcuni temi per cercare di risolvere alcune questioni, o almeno avere delle risposte. E’ chiaro che abbiamo bisogno di approfondire, questo per noi è un incontro interlocutorio. Aspettiamo fiduciosi una nuova convocazione”.
Nel corso dell’incontro sono stati anche illustrati i dati forniti dalla Direzione Sanitaria, che evidenziano un aumento del personale addetto di 431 unità negli ultimi dieci anni, di cui 39 nei primi sei mesi del 2025. La Direzione Sanitaria ha assicurato che il programma delle assunzioni proseguirà anche nella seconda metà del 2025 per ridurre le carenze d’organico che ancora interessano alcuni settori. Ulteriori unità di personale potranno essere attinte, in numero significativo, dalle procedure di mobilità in seguito ai concorsi espletati dalla vicina ASL 4.
A conclusione della riunione, il Direttore di ASL 5 Paolo Cavagnaro ha voluto sottolineare proprio questo aspetto, ribadendo anche che le tematiche affrontate davanti al Prefetto non sono state discusse per la prima volta ma sono oggetto di continuo confronto: “Sono state portate all’attenzione del Prefetto varie tematiche che riguardano la sanità in ASL 5. Si tratta, comunque, di tematiche che vengono già affrontate nei tavoli sindacali del comparto della dirigenza e anche con il sindacato pensionati. In particolare si è parlato dei lavori che stiamo facendo al Sant’Andrea e delle assunzioni di personale, sia per quanto riguarda il comparto che, nel primo semestre, anche per quanto riguarda la dirigenza medica. Proprio su questo fronte, cioè sugli specialisti, si inizia a vedere una luce in fondo al tunnel, ovvero la presenza ai concorsi di più di 10 medici che partecipano effettivamente. In tutta Italia vengono fatti tanti concorsi, però diciamo che, rispetto a due anni fa, la situazione è molto migliorata e questo ci ha permesso, ad esempio, di definire l’organico della neurologia e del reparto di malattie infettive che sarà a regime dal 1° novembre.
Sicuramente, ma è un tema nazionale, ci sono carenze di personale nel reparto dell’emergenza-urgenza: ai concorsi partecipano pochi medici. Mentre la situazione sta migliorando, invece, per gli anestesisti: siamo assumendo, quindi gradatamente dovremmo superare le convenzioni e i contratti liberi professionali che abbiamo”.
Per quanto riguarda i lavori al Sant’Andrea Cavagnaro ha sottolineato: “I lavori al Sant’Andrea si fanno perchè è un patrimonio pubblico, che rimarrà pubblico anche dopo l’apertura del nuovo ospedale, quindi i lavori sono fatti anche in un’ottica di mantenimento di questo struttura, magari per altri servizi non ospedalieri.
Ora una attenzione particolare è sul pronto soccorso: sull’albo pretorio ci sono gli avvisi delle gare fare un lavoro di ristrutturazione in un’altra parte, spostarlo e ristrutturarlo. In base al codice degli appalti servono almeno tre mesi, poi il tempo dei lavori, quindi il completamento sarà entro il 2026, più o meno”.