La sua padronanza tecnica del mezzo gli consentiva di sfruttare al meglio la luce per “rianimare” magistralmente i soggetti più immobili e non è un caso se Jodice è stato uno dei nove maestri della fotografia incaricati di ritrarre e documentare le opere dei Musei Vaticani e il cui lavoro è esposto presso le sale del Museo stesso.
Per un ulteriore approfondimento sull’intenso percorso creativo di Mimmo Jodice e sul suo rapporto con il tempo, con lo spazio, con Napoli, con l’arte, con la scultura e con il mare vi rimandiamo alla nostra intervista con sua figlia, Barbara Jodice, e Roberto Koch (curatore della mostra “Mimmo Jodice. Senza tempo”, esposta a Firenze nel 2024) e ai numerosi articoli dedicati al Maestro pubblicati su fotocult.it.