Milano, 30 luglio 2025 – Temptation Island 2025 è finito. L’edizione dei record del docu-reality condotto da Filippo Bisciglia si è conclusa con la puntata di mercoledì 30 luglio. In attesa di scoprire nella puntata di giovedì 31 luglio cosa è successo a ognuna delle sette coppie di questa edizione un mese dopo la fine del programma, ecco le pagelle della puntata del 30 luglio.
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Alessio e Sonia M.: voto Ancora tu? Ma non dovevamo vederci più?. Che poi è un po’ quello che ci siamo augurati tutti appena abbiamo sentito Alessio ammettere dopo mezzo secondo di permanenza a Temptation Island che probabilmente non ha mai amato la fidanzata e che è stato con lei soltanto per avere una corsia preferenziale nel diventare avvocato. Che era il suo sogno. Perfetto, la mia domanda ora è: Ale, ma se sognavi di fare l’avvocato perché di preciso sei ancora qui ad ammorbarci con la tua posa da duro del West (sono manifestamente ironica in questo caso) e la tua prosopopea da Rockfeller (inteso come il pupazzo, buon’anima) in crisi ipoglicemica? Un appello a Sonia, la quale inspiegabilmente vorrebbe tornare con lui: qualsiasi cosa possa mai accadere nella tua vita e nella sua, promettimi che non te lo riprenderai in casa. Te lo chiedo come favore personale. Devi stare a centinaia di chilometri di distanza da un personaggio del genere.
Sonia M. e Alessio come sempre imbarazzanti a Temptation Island
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Lucia e Rosario: voto Lucia ma sei seria?. Tutta sta prosopopea, lo scherzone (che non fa ridere) nei confronti di Rosario con la complicità del single Andrea e poi che fa? Davvero vede Andrea di nascosto dopo l’uscita dal programma? Ma sei seria? Team Rosario tutta la vita. Ma cosa poteva fare di peggio sta ragazza al povero fidanzato? Ma cara grazia che lui non ti ha lasciato del letame sullo zerbino di casa dopo sta carognata. E ancora non è detto che non l’abbia fatto.
Angelo e Maria Concetta: voto Maestra, il cane mi ha mangiato gli appunti. Dai raga, ma lui non sa mettere due parole in fila. Parla in maniera robotica, si giustifica con parole a mezza bocca e con una velocità di pensiero pari a quella di Riccardo Montolivo quando giocava nel Milan. Lei lo incalza: “Qua al posto del microfono sai cosa ti devi appendere? Le pa..e”: percepisco l’ira funesta di Maria Concetta anche a giorni di distanza. Il morto, ovvero il suo encefalogramma, interrogato non rispose. Ovviamente.