“Luciano Spalletti nel suo libro aveva ritenuto quella clausola anti-Juventus improvvida, ma la previsione di Aurelio de Laurentiis non si è verificata integralmente soltanto perché la Juventus nel frattempo ha cacciato via Giuntoli, altrimenti sarebbe stata precisa al 100%”. A dirlo all’Adnkronos è il sostituto procuratore Giuseppe Visone, tifoso del Napoli ed esperto di calcio, rispondendo ad alcune domande sul passaggio alla Juventus dell’ex ct della Nazionale ed ex allenatore del Napoli del terzo scudetto.
“In linea generale – ha commentato Visone – loro sono dei professionisti e quindi hanno il diritto di andare ovunque siano chiamati e vengano lautamente ricompensanti, sia dal punto di vista economico che professionale. Il tema che si è ripetuto già con Maurizio Sarri, però, è quello della coerenza che, dal mio punto di vista, ha un valore. Se io faccio determinate affermazioni verso una piazza innamorata che ti dà tanto, e a distanza di poco più di un anno faccio la cosa completamente opposta, andando ad allenare la squadra con la quale esiste la più accesa rivalità, beh, si pecca di totale incoerenza”.
“Nessuno – ha aggiunto Visone – ha chiesto, prima a Sarri, poi a Spalletti, di avere quell’atteggiamento simbiotico con i napoletani, facendo dichiarazioni tanto spinte. Se poi le fai, devi essere coerente, altrimenti rischi di gettare un’ombra sul tuo operato”. Secondo il magistrato napoletano, “si apprezza ancor di più coerenza di Antonio Conte, che sin dal suo arrivo a Napoli ha detto di essere un professionista e di non rinnegare il suo passato, ma che avrebbe dato il 100% per il suo presente. Così si comportano i professionisti che, trovo giusto, devono abbracciare qualsiasi esperienza che li faccia arricchire. Però – ha concluso Giuseppe Visone – le parole hanno un valore, soprattutto se sacramentate all’interno di un libro, con la possibilità di eccepirle in maniera imperitura e se possono diventare complesse da gestire”.