Vojvoda a tempo scaduto mette in sicurezza la vittoria lariana, dopo i gol di Douvikas e Posch. Di Serdar il momentaneo pareggio
Implacabile in casa contro le squadre teoricamente superiori (Juve e Lazio) e tenera contro quelle inferiori (Cremonese e Genoa), il Como cercava contro il Verona un successo che rinsaldasse le proprie ambizioni europee attraverso una delle qualità imprescindibili per chi punta in alto: per raggiungere i propri obiettivi bisogna vincere le partite che, per differenza di valori, attribuiscono in modo abbastanza chiaro il ruolo di favoriti. Uno degli step di crescita di una formazione giovane e ambiziosa è proprio la capacità di battere avversari più deboli. Oggi, contro il Verona, il Como ci è riuscito in un modo forse inconsueto: ha costruito e tirato meno degli avversari, ma ha segnato tre volte e ha sfruttato meglio le situazioni decisive. Non è stato un Como scintillante, ma vincente: a Fabregas non basterà, ma a volte va bene anche così.
LA PARTITA – Il Verona è stato bravo a chiudersi con un 5-3-2 mobile in cui Giovane e Orban si muovevano vicini cercando di combinare a favore degli inserimenti dei compagni. Dopo il palo di Paz su punizione e la rete iniziale di Douvikas, sembrava una gara in discesa per il Como e invece i gialloblù hanno creato, sprecato, pareggiato con Serdar sfruttando un’ingenuità di Butez e Caqueret e insistito anche nella ripresa. Zanetti paga per gli errori difensivi su due cross: anche il secondo gol del Como è arrivato con un colpo di testa, stavolta di Posch, su un cross con l’area controllata da tanti giocatori del Verona. Il cambio di modulo e l’arrembante finale con uno sbilanciato 4-2-4 non sono serviti a trovare il pareggio. Anzi, in contropiede il Como ha triplicato nel recupero grazie a Vojvoda che ha sfruttato una bella azione di Paz e Jesus Rodriguez. Il Verona torna a casa riflettendo sugli abituali errori nelle due aree che ne stanno compromettendo la classifica. Il Como si gode la crescita e si prepara alla trasferta di Napoli, altra tappa molto significativa.
la partita—
I lariani, guidati da Cesc Fabregas, stanno vivendo un ottimo avvio di stagione: 13 punti in otto giornate, frutto di tre vittorie, quattro pareggi e una sola sconfitta, che valgono un prestigioso sesto posto. Un ruolino di marcia impreziosito dall’imbattibilità nelle ultime sei gare. Dall’altra parte, il Verona prova a rialzarsi dopo l’ennesima occasione sfumata: avanti di due gol contro il Cagliari, gli scaligeri si sono fatti rimontare fino al 2-2 al 92’. Ancora niente vittorie da inizio campionato, e una classifica che preoccupa: quart’ultimi, con l’urgenza di invertire la rotta. Obiettivi e prospettive diverse: il Como sogna l’Europa, l’Hellas insegue la salvezza.
© RIPRODUZIONE RISERVATA