Chiara Ferragni risarcirà una signora di 76 anni che aveva acquistato alcuni Pandoro Pink Christmas e che, lo scorso settembre, ha chiesto di essere parte civile nel procedimento in cui l’iimprenditrice è imputata per truffa aggravata, assieme ad altre due persone, per gli ormai noti casi del dolce natalizio e delle uova di Pasqua. Vicende per le quali l’imprenditrice ha sempre ribadito di non aver mai commesso alcun reato. Da quanto si è saputo, sono in via di definizione le trattative per chiudere la transazione economica e alla prossima udienza predibattimentale, il 4 novembre, la pensionata campana, assistita dagli avvocati Giulia Cenciarelli e Mario di Salvia, dovrebbe revocare la sua istanza. Il danno sarebbe stato quantificato in circa 500 euro.
Verso il processo con rito abbreviato
“Voleva fare beneficenza – avevano spiegato i legali della donna – è una fervente cattolica, ci teneva e solo lo scorso aprile si è resa conto di quello che era successo, che la sua beneficenza non era andata a buon fine”. Fra una settimana, in aula, il giudice della terza penale Ilio Mannucci Pacini dovrà decidere sulle altre richieste di parte civile (due associazioni di consumatori) e si passerà alla fase dell’ammissione dei riti alternativi. E’ probabile che si arrivi ad un processo con rito abbreviato e con udienze già fissate per il 25 novembre e il 19 dicembre. A gennaio potrebbe arrivare la sentenza.

Approfondimento
Al via il processo per Chiara Ferragni, l’accusa è di truffa aggravata