Corinne Clery ha fatto pace con sè stessa. Pace con quei sensi di colpa che l’avevano convinta di essere stata una cattiva madre. Una madre che non parla da otto anni con il figlio Alexandre. Dopo tre matrimoni alle spalle e ultima storia fintia – che definisce «deliziosa» – con un ragazzo molto più giovane di lei, Corinne è pronta, a 75 anni, a ricominciare un’altra volta.
La vita a Parigi
Al settimanale F racconta la sua vita a Parigi, in una famiglia borghese. «Venivo da una famiglia Mulino Bianco, sono cresciuta in una situazione ovattata, non conoscevo nulla del mondo esterno. Non pensavo affatto al matrimonio, mi sono semplicemente innamorata di Hubert Wayaffe, che era più grande di me. Mio padre allora mi ha detto: “Tesoro, sappi che la nostra casa è sempre aperta, ma devi prenderti le tue responsabilità”. Un insegnamento che non mi sono mai dimenticata, da allora mi sono sempre fatta carico di ogni problema, con il sorriso. In ogni caso, a 18 anni ero già madre e a 19 ero divorziata. L’adolescenza l’ho saltata, sono diventata subito una donna…».
Il primo marito
Un amore intenso e un figlio che non si aspettava, fino al tradimento con un’altra donna. «Non mi aspettavo di rimanere incinta, ma quando è successo ho voluto tenere mio figlio con tutte le forze. Sono rimasta quattro mesi a letto perché stavo male e rischiavo di perderlo. Mio marito era assente, così sono tornata a casa dei miei». In Polinesia, racconta ancora al settimanale femminile, «ho scoperto che Hubert aveva un’altra donna. È stato un colpo durissimo, ma niente in confronto al fatto che intanto mio figlio ha rischiato di morire: aveva preso il colera e la salmonellosi. Quindi, da sola, sono rientrata a Parigi dai miei. Il bambino è stato ricoverato ed è rimasto per un mese e mezzo in isolamento, mentre Hubert non è venuto a visitarlo neanche una volta. A quel punto, ho deciso di divorziare…».
È sempre stata una mamma allegra, ha sempre messo lui davanti a tutti. Ma «a lui è mancato un padre e per questo si era molto affezionato al mio secondo marito, l’imprenditore Luca Valerio, che ho conosciuto quando avevo 21 anni.
Alexandre lo chiamava papà, e credo che abbia sofferto molto quando ci siamo separati».
Corinne Clery ha conosciuto il successo grazie a Histoire d’O. Un film che lei non avrebbe mai voluto girare. Non si è mai rivista racconta e soprattutto «non mi sono mai sentita particolarmente bella o sexy, a casa avrò al massimo un paio delle copertine che ho fatto».
La lite con il figlio
A F poi spiega cosa è successo con suo figlio Alexandre: «Le cose hanno cominciato a incrinarsi quando lui a 30 anni è tornato in Italia dall’America, dopo essersi lasciato con la prima moglie. Non era più lo stesso, ma io ho fatto tutto ciò che potevo, l’ho preso a vivere con me assieme alle sue figlie. All’epoca mi ero sposata con Beppe Ercole e anche lui gli stava molto vicino, ma non è bastato». Poi continua: «Quando non esaudivo le sue richieste, per punirmi spariva per mesi e poi tornava. La situazione è peggiorata quando ho venduto la casa di Roma e mi sono trasferita in campagna».
Da quel momento tra madre e figlio il rapporto si è incrinato: «Erano continue vessazioni, e nel frattempo io mi sono ammalata di dermatite atopica. Quel periodo ha coinciso con la morte di Beppe, a causa di un tumore nel 2010: io ero distrutta psicologicamente e anche fisicamente. Alla fine ho intestato la casa ad Alexandre, tenendo l’usufrutto. Ma una mattina lui mi ha aggredito dicendo che la casa era sua e io dovevo andarmene. Ho avuto la forza di mandarlo via e ho chiamato subito l’avvocato: da quel momento non l’ho più visto ma sono guarita».
L’ultimo amore più giovane di 28 anni
L’amore l’ha trovato negli uomini. E l’amore «mi ha fatto maturare. Nella vita mi sono sentita molto amata ma poco protetta. L’unico che mi ha protetta è stato Beppe, il vero amore con la A maiuscola. L’ultima storia con Angelo Costabile, molto più giovane di me (28 anni di differenza), è stata carina e pulita e mi ha fatto superare il dolore per la perdita di Beppe. Ora però nell’amore non credo più».
Ultimo aggiornamento: giovedì 30 ottobre 2025, 13:35
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