di
Alessandra Muglia
Gli accordi rggiunti punto per punto. Al di là del bilancio entusiasta del presidente Usa e di quello più cauto del leader cinese
Donald Trump entusiasta: «Una valutazione da uno a 10? 12 !».
Xi Jinping realista: «Lavorare insieme per il bene del mondo e non restare intrappolati in un circolo vizioso di ritorsioni reciproche». Al «grande successo» tout court del tycoon corrisponde la ponderatezza del leader cinese nel fare il bilancio di un summit di portata globale per la pace e la stabilizzazione dell’economia, come indica la vastità dei temi toccati.
Fentanyl e dazi
Gli Stati Uniti hanno deciso di ridurre con effetto immediato i dazi su tutti i beni cinesi imposti per punire Pechino per il traffico di fentanyl. Da marzo, Washington ha imposto dazi del 20% su molti prodotti cinesi come ritorsione per il controllo inadeguato della Cina sul traffico di fentanyl e altri oppioidi negli Stati Uniti, un’affermazione contestata da Pechino. Oggi Trump ha annunciato che questi dazi sarebbero stati abbassati al 10%, portando i dazi totali sui prodotti cinesi al 47%. Xi Jinping «ha accettato di fare tutto il possibile per arginare il flusso» di questo oppioide mortale, che ha ucciso migliaia di americani, ha dichiarato Trump a bordo dell’Air Force One.
Soia
Trump ha affermato che la Cina si sta preparando ad acquistare immediatamente volumi «sostanziali» di soia e altri prodotti agricoli dagli Stati Uniti. In risposta ai dazi statunitensi relativi al fentanyl, la Cina aveva imposto i propri dazi sui prodotti agricoli americani e sospeso le importazioni di soia dagli Stati Uniti a favore di altri paesi produttori come Brasile e Argentina. Tuttavia, il gigante asiatico è un mercato cruciale: lo scorso anno, la Cina ha assorbito più della metà delle esportazioni di soia statunitensi. La questione era critica per Donald Trump, poiché gli agricoltori rappresentano per lui un blocco di voto cruciale.
TikTok
La Cina collaborerà con gli Stati Uniti per «risolvere adeguatamente le questioni relative a TikTok», ha dichiarato il ministero del Commercio cinese, senza fornire ulteriori dettagli. L’amministrazione Trump sta cercando di sottrarre il controllo delle attività statunitensi di TikTok alla sua società madre cinese, ByteDance, citando preoccupazioni per la sicurezza nazionale. Il mese scorso, Trump ha firmato un ordine esecutivo che approva il trasferimento del controllo di TikTok a un gruppo di investitori americani.
Terre rare
Pechino e Washington hanno raggiunto un accordo annuale sulla fornitura di terre rare da rinegoziare annualmente. Pechino aveva recentemente imposto nuove restrizioni all’esportazione di tecnologie relative a questi materiali, cruciali per l’industria globale e su cui la Cina detiene un quasi-monopolio. Trump aveva reagito minacciando di imporre dazi del 100% su tutti i prodotti cinesi. La Cina ha annunciato oggi di aver accettato di sospendere per un anno le restrizioni imposte il 9 ottobre. «L’accordo sulle terre rare è ormai concluso, e riguarda il mondo intero», ha affermato Trump. «Non esiste assolutamente alcun blocco sulle terre rare; spero che questo termine scompaia dal nostro vocabolario per un po’» ha detto Trump, parlando con i giornalisti a bordo dell’Air Force one al ritorno negli Stati Uniti. Secondo il presidente americano, l’accordo potrebbe essere firmato «molto presto, sarà un accordo per un anno, ma lo estenderemo». Sul punto Xi Jinping si è limitato a affermare che si è raggiunto un «consenso sulle soluzioni ai problemi».
Ucraina
«L’Ucraina è stata oggetto di discussione molto intensa. Ne abbiamo parlato a lungo e lavoreremo insieme per vedere se possiamo ottenere qualcosa», ha affermato speranzoso Trump. Preannunciata una vaga collaborazione politica, ma senza nessun riferimento al nodo scottante degli acquisti di gas e petrolio russo che la Cina continua ad acquistare a prezzi stracciati.
Pechino afferma di avere una posizione neutrale nel conflitto, ma si è astenuta dal condannare l’aggressione russa. E dopo il vertice non si intravede alcun cambiamento nell’atteggiamento cinese.
Taiwan
Come se fosse un tabù non è stata sfiorata la delicata questione di Taiwan, isola di cui Pechino rivendica la sovranità. «Non è stata discussa» durante l’incontro, ha riferito Donald Trump. Ma questo non significa che non se ne sia parlato a livello di trattative preparatorie fra le delegazioni americana e cinese.
Trasporto marittimo
Secondo il Ministero del Commercio cinese, Washington ha accettato di sospendere per un anno le sue indagini sull’industria cantieristica cinese, una procedura che aveva portato entrambi i Paesi a imporre dazi sulle proprie navi. Pechino cesserà le sue contromisure contro le navi americane, ha aggiunto il Ministero. Energia: E Trump su Truth: «La Cina ha accettato di avviare un processo per l’acquisto di energia americana. Potrebbe aver luogo un’importante transazione relativa all’acquisto di petrolio e gas dall’Alaska. I nostri rispettivi team (…) si incontreranno per valutare la fattibilità di un tale accordo», ha aggiunto.
Semiconduttori
Pechino sta cercando di rafforzare la propria industria dei semiconduttori per aggirare le restrizioni all’esportazione imposte da Washington su diversi componenti critici essenziali per l’intelligenza artificiale. L’amministratore delegato del colosso americano dei chip Nvidia, Jensen Huang, ha esortato martedì Washington a consentire la vendita di chip per l’Ai prodotti negli Stati Uniti alla Cina. Washington vieta a Nvidia di esportare i suoi prodotti più avanzati in Cina. Da parte sua, Pechino ha espresso preoccupazioni per la sicurezza nazionale riguardo ai prodotti Nvidia. «Abbiamo effettivamente parlato di chip», ha dichiarato Trump dopo l’incontro con Xi Jinping. Ha aggiunto che il Ceo di Nvidia discuterà le «possibilità» con Pechino.
30 ottobre 2025 ( modifica il 30 ottobre 2025 | 14:28)
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