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Redazione Spettacoli
L’annuncio della scomparsa è stato dato dal figlio a Hollywood Reporter, precisando che «si è spenta serenamente»
Aveva 100 anni Maria Riva, l’unica figlia di Marlene Dietrich (1901-1992): è morta mercoledì 29 ottobre nel sonno nella casa del figlio Peter Riva a Gila, in New Mexico (Usa). L’annuncio della scomparsa è stato dato dallo stesso figlio a Hollywood Reporter, precisando che “si è spenta serenamente”.
Maria Elisabeth Sieber è nata a Berlino il 13 dicembre 1924, figlia dell’allora attrice emergente Marlene Dietrich e del marito Rudolf Sieber, assistente alla regia e montatore. Quando aveva cinque anni, seguì la madre a Los Angeles: Dietrich, dopo il successo internazionale de L’angelo azzurro (1929), era stata scritturata dalla Paramount. La bambina crebbe nei set hollywoodiani, tra registi leggendari e divi dell’epoca. Il regista Josef von Sternberg, che rivelò il talento di Marlene Dietrich, fece poi debuttare la figlia Maria nel 1934 nel film L’imperatrice Caterina, dove interpretava la zarina da bambina, mentre Marlene vestiva i panni da adulta. Due anni dopo apparve anche in Il giardino di Allah (1936) e Desiderio di re (1936), in piccoli ruoli non accreditati. “Non ho mai pensato di avere un nome mio”, raccontava. “Ero sempre Maria, la figlia di Marlene Dietrich”.
Marlene Dietrich, pur profondamente affezionata alla figlia, era una madre possessiva, gelosa e dominatrice. “Mi considerava una sua proprietà”, ha scritto Maria nel libro Marlene Dietrich, mia madre (1992), “e io la amavo e la detestavo al tempo stesso”. Nel 1947 Maria sposò lo scenografo William Riva, da cui prese il cognome e con cui condivise oltre cinquant’anni di matrimonio. La coppia ebbe quattro figli, tra cui J. Michael Riva, futuro scenografo di film come S.O.S. Fantasmi, Iron Man e Django Unchained. e David che ha diretto nel 2001 il documentario Marlene Dietrich: her own song. Negli anni Cinquanta, Maria Riva divenne uno dei volti più noti della nascente televisione statunitense. Ottenne due nomination agli Emmy come miglior attrice nel 1952 e nel 1953, e apparve sulla copertina di Life Magazine accanto alla madre in un celebre ritratto “a specchio” che metteva a confronto le due generazioni.
Nonostante il successo, Riva non si sentiva realmente parte del mondo dello spettacolo: “Mi chiamavano la Dietrich dei poveri”, disse una volta, “e forse avevano ragione. Non ho mai avuto la brama di essere famosa. La fama mi era familiare, ma non desiderata”. Infatti Maria Riva dedicò la propria vita a gestire la carriera e poi la memoria della madre anche come scrittrice. Vedova dal 1999, Maria trascorse gli ultimi anni tra il ricordo, la scrittura e la famiglia, vivendo lontano dai riflettori.
30 ottobre 2025 ( modifica il 30 ottobre 2025 | 17:03)
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