Ha suscitato molto clamore mediatico il caso dell’arbitro Luigi Catanoso, fischietto calabrese finito nel mirino di un’inchiesta a Reggio Calabria per presunte partite ‘pilotate’ nell’ambito di un giro di calcio-scommesse. Curiosamente le indagini sono state innescate da un Benevento-Cesena di Primavera 2 del 2024 non certo rimasto negli annali. La gara è finita con un rocambolesco 3-2 per i sanniti. Una partita che aveva suscitato tra i giovani bianconeri non poche perplessità per l’arbitraggio. Il Cesena vinceva 2-1, poi Amadori è stato espulso, il Benevento ha pareggiato all’88esimo, poi una punizione molto dubbia e il gol del 3-2 addirittura al 97esimo.

Ma quale sarebbe stato il modus operandi dell’arbitro Catanoso? In base a quanto riporta ReggioToday, l’attenzione degli inquirenti si è concentrata su di lui a causa di alcune coincidenze sospette e flussi anomali di scommesse, nell’indagine non sono coinvolti calciatori. 

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Uno ‘strano’ Virtus Verona-Gubbio

A insospettire gli inquirenti uno ‘strano’ Virtus Verona-Gubbio del 12 gennaio 2020. Una gara senza grossi interessi di classifica, una partita sospesa al minuto 34 del secondo tempo per un infortunio subito dall’arbitro, proprio il signor Luigi Catanoso. Il punteggio, fino al quel momento era di 1-0 per gli ospiti (Gubbio). Lo spezzone di gara mancante è stato poi disputato il 29 gennaio e si è concluso sempre 1-0 per il Gubbio.

La procura, all’epoca, si concentrò proprio sul direttore di gara. In particolare, a insospettire la Figc furono “i flussi di scommesse su una gara che non aveva alcun interesse di classifica”. La parte più interessante, è che “tutte le puntate erano su “un risultato diverso rispetto a quello che si stava profilando”. Infatti, grazie allo ‘stop’ procurato dall’infortunio dell’arbitro Catanoso “gli scommettitori, che avevano puntato sulla vittoria della Virtus Verona che invece stava perdendo il mach, non hanno perso i soldi puntati”. Ed è qui che diverse agenzie hanno fatto scattare la segnalazione al Monopolio di Stato come previsto, facendo rilevare le “anomalie sulle successive puntate provenienti dalla Calabria”.

In diversi casi la direzione di gara sarebbe stata preordinata a determinare che partite terminassero con un numero di goal alto, quello che gli scommettitori ben conoscono come ‘over’: da tre reti in su, questo avrebbe portato a rigori ‘generosi’ o espulsioni alquanto dubbie.