Canzoni carine che poi non lo sono, cioè quelle che dietro un’apparenza allegra raccontano una storia di opposto segno. Così Lily Allen ha parlato della propria musica e potrebbe essere il caso anche del suo nuovo disco, intitolato West End Girl che uscirà il 24 novembre, pubblicato quasi a sorpresa a 7 anni dal precedente. Registrato in soli 10 giorni a dicembre dello scorso anno, raccoglie i frutti amari della fine del matrimonio della cantante con il suo secondo marito, l’attore David Harbour: tradimenti, inganni, manipolazione psicologica.
Non che sia del tutto autobiografico, come la stessa Allen ha dichiarato a The Times: «È una miscela di verità e invenzione. Volevo scrivere di fragilità e sopravvivenza. È ispirato alla nostra relazione ma questo non vuol dire che sia tutto Vangelo». Certo il titolo West End Girl richiama la carriera di attrice di Lily Allen, che negli ultimi anni ha recitato spesso a teatro nel West End di Londra. Poi ci sono brani in cui la cantante mette i pensieri ossessivi sui tradimenti subiti, il sesso coniugale problematico, le amanti scoperte sul cellulare di lui, la paura di cadere di nuovo nelle dipendenze da alcool e droghe.
Il matrimonio era stato celebrato nel 2020 a Las Vegas, con un sosia di Elvis Presley come officiante. Allen era divorziata dal primo marito, Sam Cooper, padre delle sue figlie Marnie Rose ed Ethel Mary; invece Harbour aveva chiuso la lunga relazione con Alison Sudol. Si erano conosciuti su Raya, la dating app per i ricchi e famosi. Proprio tornando in anonimato su Raya, ha scritto il Daily Mail, Lily Allen all’inizio di quest’anno avrebbe avuto la conferma dei tradimenti del marito, che aveva un profilo segreto con cui contattava le donne. Una fonte rivelò: «Lily ritiene che lui sia aperto a incontrare nuove persone già da un po’ di tempo, anche se lo ha scoperto solo alla fine dell’estate».
La cantante ha detto che mentre registrava l’album provava «confusione, dolore, pena, impotenza» e l’immagine che ne esce è quella di un matrimonio pieno di inganni: «L’intimità è intrinsecamente disordinata. Ho avuto un anno difficile». Il suo è stato un anno molto difficile, in cui si è sentita smarrita, essendosi anche convinta che la sua carriera nella musica fosse finita.
Anche se è plausibile il sospetto che questo album sia una specie di vendetta per i tradimenti subiti, Lily Allen ha voluto dare una lettura differente: «Ho problemi legati al rifiuto e all’abbandono, con cui ho lottato per gran parte della mia vita adulta e probabilmente anche per buona parte della mia infanzia. Nel periodo in cui ho registrato le canzoni avevo una reazione estrema alle cose». In effetti all’inizio del 2025 ha dovuto chiedere aiuto a una struttura per la cura di disturbi mentali: «Sapevo che le cose che provavo erano troppo estreme per essere in grado di gestirle, e ho pensato: “Ho bisogno di un po’ di tempo lontano”».
Adesso, dice Allen, non si trova più in quella condizione: «Non mi trovo più nello stesso stato in cui mi trovavo quando ho scritto le canzoni. Ho fatto molta strada».