di
Ilaria Sacchettoni
Il nodo della normativa europea. L’attesa di trenta giorni per leggere le motivazioni
La Corte dei conti ha espresso il suo no alla delibera Cipess che autorizza l’avvio alla costruzione del ponte sullo Stretto. Per quali motivi?
Le ragioni di questo stop si conosceranno entro i prossimi trenta giorni, quando la magistratura contabile depositerà una delibera apposita con tutte le motivazioni. Solo allora si conosceranno i dettagli della decisione.
Perché tutta questa segretezza?
L’attività della sezione di controllo della Corte dei conti è equiparata ad una istruttoria giudiziaria e dunque è strettamente riservata fino alla «discovery» delle motivazioni appunto.
Qualcosa è trapelato circa le ragioni di questo stop al planning del Ponte?
In via ufficiosa si è saputo qualche particolare. Ad esempio che la documentazione relativa al progetto, fornita dal competente ministero delle Infrastrutture, era lacunosa.
Corrisponde al vero che mancavano, ad esempio, le valutazioni di impatto ambientale?
Sembra si tratti della lacuna maggiore. Tra i documenti trasmessi dal ministero non era presente la valutazione di impatto ambientale ritenuta essenziale per lo svolgimento dell’opera progettata.
È vero che in alcune parti il progetto violerebbe la normativa europea?
Da quanto sta trapelando in queste ore vi sarebbe un problema nel contratto a Webuild che si collocherebbe al di fuori delle regole stabilite dall’Europa.
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Il Ponte subirà in questo modo uno stop definitivo?
L’esecutivo ha già annunciato che andrà avanti e ripresenterà il progetto di un Ponte sullo stretto di Messina. Con ogni probabilità sarà il Consiglio dei ministri a riproporlo. A quel punto la sezione di controllo della Corte dei conti vaglierà nuovamente il progetto e se dovesse rintracciare punti deboli o oscuri, se cioè vi fossero elementi di illegittimità, potrebbe esprimere delle riserve.
Cosa implicano effettivamente queste riserve?
Il governo si assumerebbe in prima persona le responsabilità di un’opera che non ha i requisiti in regola per l’approvazione.
C’è un tema di spesa pubblica?
Il progetto impegna il Paese per circa 13,5 miliardi di euro ma la Corte dei conti non è entrata nel merito dei costi semmai delle caratteristiche di legittimità del progetto nel suo insieme. I magistrati esercitano una vigilanza sui progetti in cantiere, come stabilisce la legge.
Chi sono i magistrati della sezione di controllo della Corte dei conti?
Si tratta di magistrati specializzati che, come previsto dalla Costituzione, esercitano una vigilanza sui progetti in cantiere così come stabilisce la legge. Sono degli esperti insomma.
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31 ottobre 2025 ( modifica il 31 ottobre 2025 | 08:15)
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