Gli Stati Uniti hanno proposto ai militanti di Hamas un passaggio sicuro dalle zone controllate da Israele a Gaza a quelle controllate dal gruppo. Lo riporta Axios citando alcune fonti. La proposta americana è stata consegnata ad Hamas mercoledì dai mediatori dell’Egitto e del Qatar e punta a stabilizzare il cessate il fuoco a Gaza. Pur esprimendo pubblicamente il proprio appoggio per gli ultimi raid di Israele, Donald Trump dietro le quinte si sarebbe lamentato, definendo l’attacco sproporzionato. Aerei da guerra israeliani hanno lanciato attacchi sulle città di Abasan al-Kabira e Bani Suheila, a Est di Khan Yunis, secondo quanto riportato da Al Jazeera. Intanto, Israele ha ricevuto i corpi di altri due ostaggi da parte di Hamas. Si tratta di Amiram Cooper e Sahar Baruch. Secondo fonti locali, i raid di martedì hanno provocato almeno 104 morti, tra cui 46 bambini. L’Italia “complice di genocidio” a Gaza assieme ad altri 62 Paesi. È l’accusa della relatrice speciale dell’Onu Francesca Albanese contenuta in un rapporto di 24 pagine presentato alle Nazioni Unite.\n\n
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Israele ha restituito i corpi di altri trenta palestinesi in cambio delle salme dei due ostaggi consegnate ieri da Hamas. Lo riferiscono fonti ospedaliere di Gaza. Sono ancora undici gli ostaggi israeliani deceduti le cui spoglie rimangono ancora nel territorio della Striscia.
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Gli Stati Uniti si oppongono al piano presentato da Israele per la distribuzione di aiuti umanitari nella Striscia di Gaza. L’Idf e la controversa Gaza Humanitarian Foundation (GHF) hanno proposto, scrive Haaretz, un piano che prevede la creazione di 10-20 punti di distribuzione lungo la cosiddetta Linea Gialla, il confine temporaneo lungo il quale sono schierate le Idf. Il piano è sostenuto dagli stessi funzionari che avevano spinto per l’operatività del GHF a Gaza che si è però rivelata deficitaria e ha causato parecchie uccisioni di palestinese in fila per il cibo. La vicinanza alla Linea Gialla consentirebbe presumibilmente all’Idf di garantire la sicurezza delle operazioni del Ghf.
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Gli Stati Uniti e Israele stanno intensificando le pressioni per ridisegnare gli equilibri nel sud del Libano, puntando alla demilitarizzazione dell’area e al disarmo del movimento sciita Hezbollah. Lo scrivono stamani i media di Beirut, citando fonti diplomatiche occidentali in Libano dopo la visita nei giorni scorsi nel paese dell’inviata americana Morgan Ortagus. Il quotidiano L’Orient-Le Jour afferma, citando le fonti, che la proposta avanzata dagli Stati Uniti prevede la creazione di una zona cuscinetto, definita da Washington \”zona economica\”, gestita da una forza internazionale incaricata di amministrare il territorio al confine con Israele. In una fase successiva, l’idea è di istituire un \”comitato internazionale\” che supervisioni un \”organo tecnocratico libanese\” responsabile degli affari politici locali, un modello simile a quello discusso per la Striscia di Gaza.
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Un uomo è morto e un altro è rimasto ferito in seguito a un raid aereo condotto dalle Idf nel sud del Libano, nel villaggio di Kunin, dove è stata colpita una motocicletta. Lo ha reso noto il ministero libanese della Salute.
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Un 15enne palestinese, Yamin Samed Hamed, è morto per le ferite riportate dopo essere stato colpito in scontri con l’Idf in Cisgiordania, nel villaggio di Silwad a est di Ramallah. Secondo testimoni citati dall’agenzia di stampa palestinese Wafa, i soldati israeliani avrebbero impedito all’ambulanza di raggiungere il ragazzo gravemente ferito. Solo in seguito, riferiscono sempre testimoni, le Idf hanno dato l’autorizzazione per il trasferimento del ferito all’ospedale di Ramallah.
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Gli Stati Uniti hanno offerto ai membri di Hamas un passaggio sicuro dalle zone della Striscia di Gaza controllate da Israele a quelle sotto il controllo dell’organizzazione. Lo scrive Axios citando fonti israeliane e americane, secondo le quali l’obiettivo della proposta, presentata dai mediatori egiziani e qatarioti, è stato quello di stabilizzare il cessate il fuoco prevenendo scontri tra Hamas e le Idf. In ogni caso un alto funzionario dell’Idf ha dichiarato che nessun agente di Hamas ha effettivamente oltrepassato la cosiddetta \”linea gialla\”. Un funzionario americano ha inoltre riferito ad Axios che mercoledì gli Stati Uniti hanno informato Hamas, tramite Egitto e Qatar, che tutti gli uomini armati che si trovavano nell’area a est della \”linea gialla\” avrebbero dovuto abbandonarla entro 24 ore. In caso contrario, Israele avrebbe potuto attaccare obiettivi di Hamas oltre la linea. Secondo la fonte, anche Egitto e Qatar hanno dato la loro approvazione a questa decisione.
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Israele ha commesso \”centinaia\” di potenziali violazioni della legge sui diritti umani americani a Gaza e al Dipartimento di stato ci vorrebbero \”anni\” per condurre un esame. Lo riporta il Washington Post citando un rapporto riservato dell’ispettorato del Dipartimento di stato. Il documento segnala per la prima volta che l’amministrazione riconosce che le azioni di Israele potrebbero ricadere nelle norme che vietano l’assistenza di sicurezza americana a chi è accusato di abusi dei diritti umani. Le conclusioni dell’ispettorato – aggiungono alcune fonti – sollevano dubbi sulla possibilità che Israele venga riconosciuto responsabile.
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A Gaza \”è molto difficile rinforzare il cessate il fuoco, per fortuna dopo gli attacchi che ci sono stati di Hamas e i bombardamenti israeliani nei confronti di Hamas, adesso si è ricominciato a vivere una stagione di cessate il fuoco, speriamo che duri. C’è moltissimo lavoro da fare. Noi siamo in prima linea. Lunedì parte un’altra missione italiana per andare a Gerusalemme per studiare come poter essere parte protagonista di quel gruppo di lavoro che dovrà preoccuparsi della ricostruzione di Gaza, della pacificazione di Gaza e poi della nascita dello Stato palestinese\”. Lo ha detto il vicepremier e ministro degli Esteri Antonio Tajani a Dritto e Rovescio su Rete 4, \”Noi abbiamo già inviato 4-5 militari che faranno parte di questo organismo – ha aggiunto -, in più ci saranno altri due-tre diplomatici che daranno un contributo importante. Bisogna lavorare intensamente\”.
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Gli Stati Uniti hanno proposto ai militanti di Hamas un passaggio sicuro dalle zone controllate da Israele a Gaza a quelle controllate dal gruppo. Lo riporta Axios citando alcune fonti. La proposta americana è stata consegnata ad Hamas mercoledì dai mediatori dell’Egitto e del Qatar e punta a stabilizzare il cessate il fuoco a Gaza. Pur esprimendo pubblicamente il proprio appoggio per gli ultimi raid di Israele, Donald Trump dietro le quinte si sarebbe lamentato, definendo l’attacco sproporzionato.
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In un post pubblicato su Truth da Gyeongju, in Corea del Sud, prima del suo incontro con il leader cinese Xi Jinping, il tycoon ha scritto: \”Dal momento che altri Paesi hanno programmi per testare (le armi), ho dato istruzioni al dipartimento della Guerra perché testino le nostre armi nucleari su eguali basi. Questo processo inizierà immediatamente\”.
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Per le celebrazione degli 80 anni dell’Onu \”ho letto affermazioni di riconoscimento del valore ed essenzialità della missione cui è chiamato. La teoria e i propositi del ’45 nel dopoguerra erano davvero alti. Ma oggi va totalmente ripensato in ogni aspetto e diramazione, compresa la Corte internazionale. Garante di cosa? Di pace? Dell’ordine mondiale per la convivenza? L’Onu e le altre agenzie connesse sono guardie del corpo di Hamas\”. Lo ha detto Noemi Di Segni, presidente dell’Unione delle comunità ebraiche italiane, intervenuta dal palco della manifestazione organizzata a Roma a sostegno degli ebrei e contro l’antisemitismo \”Peccato perché anche io da studentessa ci credevo in questa costruzione di organismi e patti internazionali\”, ha aggiunto la presidente Ucei.
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Israele ha confermato l’identità dei due ultimi ostaggi deceduti a Gaza e i cui corpi sono stati restituiti oggi da Hamas. Lo scrive il Times of Israel. Rappresentanti dell’esercito hanno comunicato alle famiglie di Amiram Cooper, 85 anni, e Sahar Baruch, 25 anni, che i loro corpi sono stati restituiti a Israele dal movimento palestinese questo pomeriggio. Cooper è stato rapito dalla sua casa nel kibbutz Nir Oz il 7 ottobre 2023 ed è stato ucciso durante la prigionia, come confermato dall’Idf nel giugno 2024. Baruch è stato rapito dai terroristi nel kibbutz Be’eri durante l’assalto ed è stato ucciso durante una fallita missione di salvataggio degli ostaggi dell’Idf nel dicembre 2023. \”Il governo israeliano condivide il profondo dolore delle famiglie Cooper e Baruch e di tutte le famiglie degli ostaggi caduti\”, afferma l’ufficio del primo ministro in una dichiarazione. Si afferma che Israele è \”determinato, impegnato e lavora instancabilmente\” per riportare a casa i resti degli ultimi 11 ostaggi uccisi rimasti per la sepoltura, aggiungendo che Hamas è \”tenuto ad adempiere ai propri impegni nei confronti dei mediatori e a restituirli come parte dell’attuazione dell’accordo\”.
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Gli Stati Uniti hanno proposto ai militanti di Hamas un passaggio sicuro dalle zone controllate da Israele a Gaza a quelle controllate dal gruppo. Lo riporta Axios citando alcune fonti. La proposta americana è stata consegnata ad Hamas mercoledì dai mediatori dell’Egitto e del Qatar e punta a stabilizzare il cessate il fuoco a Gaza. Pur esprimendo pubblicamente il proprio appoggio per gli ultimi raid di Israele, Donald Trump dietro le quinte si sarebbe lamentato, definendo l’attacco sproporzionato. Aerei da guerra israeliani hanno lanciato attacchi sulle città di Abasan al-Kabira e Bani Suheila, a Est di Khan Yunis, secondo quanto riportato da Al Jazeera. Intanto, Israele ha ricevuto i corpi di altri due ostaggi da parte di Hamas. Si tratta di Amiram Cooper e Sahar Baruch. Secondo fonti locali, i raid di martedì hanno provocato almeno 104 morti, tra cui 46 bambini. L’Italia “complice di genocidio” a Gaza assieme ad altri 62 Paesi. È l’accusa della relatrice speciale dell’Onu Francesca Albanese contenuta in un rapporto di 24 pagine presentato alle Nazioni Unite.
Gli approfondimenti:
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meno di un minuto fa
Israele restituisce spoglie di altri 30 palestinesi
Israele ha restituito i corpi di altri trenta palestinesi in cambio delle salme dei due ostaggi consegnate ieri da Hamas. Lo riferiscono fonti ospedaliere di Gaza. Sono ancora undici gli ostaggi israeliani deceduti le cui spoglie rimangono ancora nel territorio della Striscia.
13 minuti fa
Media, Usa contro il piano di Israele su aiuti a Gaza
Gli Stati Uniti si oppongono al piano presentato da Israele per la distribuzione di aiuti umanitari nella Striscia di Gaza. L’Idf e la controversa Gaza Humanitarian Foundation (GHF) hanno proposto, scrive Haaretz, un piano che prevede la creazione di 10-20 punti di distribuzione lungo la cosiddetta Linea Gialla, il confine temporaneo lungo il quale sono schierate le Idf. Il piano è sostenuto dagli stessi funzionari che avevano spinto per l’operatività del GHF a Gaza che si è però rivelata deficitaria e ha causato parecchie uccisioni di palestinese in fila per il cibo. La vicinanza alla Linea Gialla consentirebbe presumibilmente all’Idf di garantire la sicurezza delle operazioni del Ghf.
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14 minuti fa
Media libanesi, per disarmare Hezbollah si propone modello Gaza
Gli Stati Uniti e Israele stanno intensificando le pressioni per ridisegnare gli equilibri nel sud del Libano, puntando alla demilitarizzazione dell’area e al disarmo del movimento sciita Hezbollah. Lo scrivono stamani i media di Beirut, citando fonti diplomatiche occidentali in Libano dopo la visita nei giorni scorsi nel paese dell’inviata americana Morgan Ortagus. Il quotidiano L’Orient-Le Jour afferma, citando le fonti, che la proposta avanzata dagli Stati Uniti prevede la creazione di una zona cuscinetto, definita da Washington “zona economica”, gestita da una forza internazionale incaricata di amministrare il territorio al confine con Israele. In una fase successiva, l’idea è di istituire un “comitato internazionale” che supervisioni un “organo tecnocratico libanese” responsabile degli affari politici locali, un modello simile a quello discusso per la Striscia di Gaza.
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40 minuti fa
Raid Idf nel sud del Libano, un morto
Un uomo è morto e un altro è rimasto ferito in seguito a un raid aereo condotto dalle Idf nel sud del Libano, nel villaggio di Kunin, dove è stata colpita una motocicletta. Lo ha reso noto il ministero libanese della Salute.
43 minuti fa
15enne palestinese ucciso in scontri con Idf in Cisgiordania
Un 15enne palestinese, Yamin Samed Hamed, è morto per le ferite riportate dopo essere stato colpito in scontri con l’Idf in Cisgiordania, nel villaggio di Silwad a est di Ramallah. Secondo testimoni citati dall’agenzia di stampa palestinese Wafa, i soldati israeliani avrebbero impedito all’ambulanza di raggiungere il ragazzo gravemente ferito. Solo in seguito, riferiscono sempre testimoni, le Idf hanno dato l’autorizzazione per il trasferimento del ferito all’ospedale di Ramallah.
07:35
Axios, Usa offrono ad Hamas passaggio sicuro per uscire da zone controllate da Israele
Gli Stati Uniti hanno offerto ai membri di Hamas un passaggio sicuro dalle zone della Striscia di Gaza controllate da Israele a quelle sotto il controllo dell’organizzazione. Lo scrive Axios citando fonti israeliane e americane, secondo le quali l’obiettivo della proposta, presentata dai mediatori egiziani e qatarioti, è stato quello di stabilizzare il cessate il fuoco prevenendo scontri tra Hamas e le Idf. In ogni caso un alto funzionario dell’Idf ha dichiarato che nessun agente di Hamas ha effettivamente oltrepassato la cosiddetta “linea gialla”. Un funzionario americano ha inoltre riferito ad Axios che mercoledì gli Stati Uniti hanno informato Hamas, tramite Egitto e Qatar, che tutti gli uomini armati che si trovavano nell’area a est della “linea gialla” avrebbero dovuto abbandonarla entro 24 ore. In caso contrario, Israele avrebbe potuto attaccare obiettivi di Hamas oltre la linea. Secondo la fonte, anche Egitto e Qatar hanno dato la loro approvazione a questa decisione.
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06:28
Washington Post, “nel rapporto Usa possibili violazioni diritti da Israele”
Israele ha commesso “centinaia” di potenziali violazioni della legge sui diritti umani americani a Gaza e al Dipartimento di stato ci vorrebbero “anni” per condurre un esame. Lo riporta il Washington Post citando un rapporto riservato dell’ispettorato del Dipartimento di stato. Il documento segnala per la prima volta che l’amministrazione riconosce che le azioni di Israele potrebbero ricadere nelle norme che vietano l’assistenza di sicurezza americana a chi è accusato di abusi dei diritti umani. Le conclusioni dell’ispettorato – aggiungono alcune fonti – sollevano dubbi sulla possibilità che Israele venga riconosciuto responsabile.
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06:27
Tajani: “Ricostruzione Gaza, lunedì parte nuova missione italiana”
A Gaza “è molto difficile rinforzare il cessate il fuoco, per fortuna dopo gli attacchi che ci sono stati di Hamas e i bombardamenti israeliani nei confronti di Hamas, adesso si è ricominciato a vivere una stagione di cessate il fuoco, speriamo che duri. C’è moltissimo lavoro da fare. Noi siamo in prima linea. Lunedì parte un’altra missione italiana per andare a Gerusalemme per studiare come poter essere parte protagonista di quel gruppo di lavoro che dovrà preoccuparsi della ricostruzione di Gaza, della pacificazione di Gaza e poi della nascita dello Stato palestinese”. Lo ha detto il vicepremier e ministro degli Esteri Antonio Tajani a Dritto e Rovescio su Rete 4, “Noi abbiamo già inviato 4-5 militari che faranno parte di questo organismo – ha aggiunto -, in più ci saranno altri due-tre diplomatici che daranno un contributo importante. Bisogna lavorare intensamente”.
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06:15
Usa offrono a Hamas uscita da aree controllate da Israele
Gli Stati Uniti hanno proposto ai militanti di Hamas un passaggio sicuro dalle zone controllate da Israele a Gaza a quelle controllate dal gruppo. Lo riporta Axios citando alcune fonti. La proposta americana è stata consegnata ad Hamas mercoledì dai mediatori dell’Egitto e del Qatar e punta a stabilizzare il cessate il fuoco a Gaza. Pur esprimendo pubblicamente il proprio appoggio per gli ultimi raid di Israele, Donald Trump dietro le quinte si sarebbe lamentato, definendo l’attacco sproporzionato.
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06:14
Trump: “Riprenderemo i test sulle armi nucleari”
In un post pubblicato su Truth da Gyeongju, in Corea del Sud, prima del suo incontro con il leader cinese Xi Jinping, il tycoon ha scritto: “Dal momento che altri Paesi hanno programmi per testare (le armi), ho dato istruzioni al dipartimento della Guerra perché testino le nostre armi nucleari su eguali basi. Questo processo inizierà immediatamente”.
06:14
Ucei: “L’Onu e altre agenzie sono guardie del corpo di Hamas”
Per le celebrazione degli 80 anni dell’Onu “ho letto affermazioni di riconoscimento del valore ed essenzialità della missione cui è chiamato. La teoria e i propositi del ’45 nel dopoguerra erano davvero alti. Ma oggi va totalmente ripensato in ogni aspetto e diramazione, compresa la Corte internazionale. Garante di cosa? Di pace? Dell’ordine mondiale per la convivenza? L’Onu e le altre agenzie connesse sono guardie del corpo di Hamas”. Lo ha detto Noemi Di Segni, presidente dell’Unione delle comunità ebraiche italiane, intervenuta dal palco della manifestazione organizzata a Roma a sostegno degli ebrei e contro l’antisemitismo “Peccato perché anche io da studentessa ci credevo in questa costruzione di organismi e patti internazionali”, ha aggiunto la presidente Ucei.
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06:14
Israele conferma l’identità dei corpi degli ostaggi restituiti
Israele ha confermato l’identità dei due ultimi ostaggi deceduti a Gaza e i cui corpi sono stati restituiti oggi da Hamas. Lo scrive il Times of Israel. Rappresentanti dell’esercito hanno comunicato alle famiglie di Amiram Cooper, 85 anni, e Sahar Baruch, 25 anni, che i loro corpi sono stati restituiti a Israele dal movimento palestinese questo pomeriggio. Cooper è stato rapito dalla sua casa nel kibbutz Nir Oz il 7 ottobre 2023 ed è stato ucciso durante la prigionia, come confermato dall’Idf nel giugno 2024. Baruch è stato rapito dai terroristi nel kibbutz Be’eri durante l’assalto ed è stato ucciso durante una fallita missione di salvataggio degli ostaggi dell’Idf nel dicembre 2023. “Il governo israeliano condivide il profondo dolore delle famiglie Cooper e Baruch e di tutte le famiglie degli ostaggi caduti”, afferma l’ufficio del primo ministro in una dichiarazione. Si afferma che Israele è “determinato, impegnato e lavora instancabilmente” per riportare a casa i resti degli ultimi 11 ostaggi uccisi rimasti per la sepoltura, aggiungendo che Hamas è “tenuto ad adempiere ai propri impegni nei confronti dei mediatori e a restituirli come parte dell’attuazione dell’accordo”.
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