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Debutta la Lazio a Istanbul, esordisce la seconda maglia bianca. Nell’impianto del Şükrü Saracoğlu, casa del Fenerbahçe di Mourinho, Sarri testa i suoi nella prima amichevole internazionale e incappa nella prima sconfitta della pre-season (0-1). Ancora una volta meglio il secondo tempo, ma inizia a preoccupare la sterilità offensiva della squadra, incapace di creare in zona gol. A decidere il match è Kahveci, su grave errore di Guendouzi.


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LA PRIMA FRAZIONE – Confermata la coppia centrale Gila-Provstgaard, come la corsia sinistra Nuno Tavares- Zaccagni e la mediana composta da Guendouzi, Rovella e Dele-Bashiuru, in porta c’è Provedel, mentre Lazzari e Castellanos compongono la catena di destra. Prima mezz’ora piuttosto compassata per una Lazio passiva e abbastanza arrendevole. Tanti errori in costruzione, gambe imballate e una miriade di errori tecnici, con Tavares e Castellanos tra i più imprecisi. I padroni di casa collezionano calci d’angolo e sfiorano il gol prima con Elmaz, poi con l’ex Feyenoord Szymanski, che chiama Provedel al primo vero intervento del match.

Al 21’ una conclusione di Dele-Bashiru viene deviata, ma i biancocelesti non riescono mai a rendersi pericolosi e pagano la differenza di preparazione con i turchi, che tra sette giorni giocheranno il terzo turno di qualificazione alla prossima Champions League.

Più che un’amichevole sembra già una gara di una competizione europea, con ritmi spezzettati e tantissime interruzioni, il clima è rovente e la palla gira poco rapidamente. Aperture sballate e passaggi azzardati, la partita non decolla. Guendouzi si fa sentire in mezzo al campo, litigando con Fred e impostando con scarsa fluidità, Zaccagni appare nervoso e si prende il primo giallo per proteste in chiusura dei primi 45’. I gialloblu fanno la gara ma Gila – per distacco il migliore – è sempre attento. Tavares soffre Kahveci e l’ex Sassuolo Muldur, che nel recupero va a pochissimi centimetri dal vantaggio anticipando di testa Provstgaard sugli sviluppi di corner. Impalpabili Dele-Bashiru e Cancellieri, confusionario Lazzari.

LA RIPRESA – Di fronte a una buona cornice di pubblico, Sarri rientra con Vecino e Cataldi per Rovella e Dele-Bashiru, ma anche Marusic e Romagnoli per Lazzari e Provstgaard. Come con l’Avellino, l’avvio di ripresa regala una squadra più intraprendente. Ottime letture di Cataldi in fase di copertura, Cancellieri continua ad apparire spaesato e si fa stanare ingenuamente in fuorigioco. Le formazioni non si risparmiano colpi decisi, Zaccagni è abulico e superficiale nell’ultimo passaggio. La Lazio finalmente ingrana nel possesso, inizia a funzionare il pressing alto del “Comandante”, i ritmi si alzano e Mourinho getta nella mischia Amrabat ed El-Nesyri, che all’ora di gioco sfrutta un errore colossale il retropassaggio di Guendouzi e serve capitan Kahveci, che anticipa Romangoli per l’inatteso vantaggio turco, arrivato nel momento migliore degli ospiti.

Sarri si innervosisce, chiama dalla panchina Mandas e cambia l’intero tridente: Noslin a destra, Pedro a sinistra e Dia centravanti. Il gol galvanizza lo stadio e Fred fa sporcare i guantoni a Mandas. Al 65’ entrano anche Hysaj, Pellegrini e Belahyane e l’11 iniziale muta del tutto, con Marusic ad agire ancora da centrale di difesa, complici i forfait di Patric e Gigot. I turchi addormentano il gioco e la Lazio corre a vuoto, c’è spazio anche per l’ex Leicester Söyüncü e per l’ex Roma Ünder. Per la Lazio l’unica nota lieta è Cataldi, Belahyane continua a faticare da mezz’ala, Pedro entra male. La squadra è spuntata e chiude il terzo test-match senza occasioni da rete, mancano cambio di passo e cattiveria sotto porta. Sabato sera alle 20.00 si replica contro il Galatasaray campione in carica in Süper Lig.


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