Per le donne che soffrono di stress post-traumatico il consiglio è semplice. Se potete, prendete con voi un amico a quattro zampe ed allevatelo. Con questa semplice ricetta il miglior amico dell’uomo potrebbe diventare la miglior polizza anti-invecchiamento, almeno sul fronte prettamente fisico.

A farlo pensare arriva uno studio condotto su veterane dell’esercito negli USA; che rappresenta una delle prime esperienza scientifiche che hanno misurato il lavoro dell’educare cani da assistenza per chi, appunto, li allena.

L’amico a quattro zampe potrebbe rappresentare il miglior viatico per rallentare il processo di senescenza sul fronte prettamente fisico. Lo studio è stato pubblicato su Behavioral Sciences ed è stato condotto da esperti della Florida Atlantic University, in collaborazione con la Facoltà di Infermieristica dell’Università del Maryland, il Medical College of Georgia e la Warrior Canine Connection.

Obiettivo, limitare lo stress

Veterane di età compresa tra 32 e 72 anni sono state assegnate in modo casuale al gruppo del programma di addestramento con cani da assistenza o a un gruppo di controllo che ha guardato video di addestramento per cani. Entrambi i gruppi hanno partecipato a sessioni di un’ora a settimana per otto settimane.

I ricercatori hanno misurato i risultati prima, durante e dopo il programma. L’impatto del lavoro con i cani da assistenza appare di grande importanza per limitare la tensione emotiva nelle donne sottoposte a stress intenso, come può accadere per chi si è trovato in azione da militare. E proprio su questa popolazione gli studiosi hanno concentrato l’attenzione, valutando cosa poteva accadere quando le donne stesse hanno addestrato gli amici a quattro zampe per aiutare compagni in difficoltà, veterane affette da disturbo post-traumatico da stress.

Per misurare lo stress biologico in queste donne, i ricercatori hanno esaminato la lunghezza dei telomeri (ovvero l’ultima parte dei cromosomi, considerata un marcatore dell’invecchiamento cellulare) utilizzando campioni di saliva, e la variabilità della frequenza cardiaca, un segno di stabilità o meno del sistema nervoso.

Per questo scopo si sono utilizzati dispositivi indossabili nei partecipanti al gruppo del programma di addestramento con cani da assistenza o in un gruppo di confronto che guardava video di addestramento per cani. Lo stress psicologico è stato valutato utilizzando questionari validati che misuravano i sintomi del PTSD, ovvero lo stress post-traumatico, lo stress percepito e l’ansia in diversi momenti durante lo studio.

Cosa emerge per corpo e psiche

La ricerca offre un risultato chiaro: fare da “insegnanti” al cane aiuta. Con benefici biologici associati all’addestramento dei cani da assistenza, specie per alcune donne, ma più in generale i miglioramenti nei sintomi psicologici sono stati osservati in tutti i partecipanti, indipendentemente dall’intervento.

Addirittura, addestrando i cani, si è riscontrato un aumento della lunghezza dei telomeri, il che può suggerire un rallentamento dell’invecchiamento cellulare. Al contrario, i soggetti del gruppo di controllo hanno mostrato una diminuzione della lunghezza dei telomeri, indicando un invecchiamento accelerato.

Sul fronte psicologico, entrambi i gruppi – sia le donne che hanno addestrato i cani che quelle del gruppo di controllo – hanno riportato significative riduzioni dei sintomi del PTSD, dell’ansia e dello stress percepito nel periodo di otto settimane.

Tuttavia, questi miglioramenti nella salute mentale sono stati simili in tutti i gruppi, suggerendo che la semplice partecipazione allo studio e la ricezione di un’attenzione strutturata potrebbero aver offerto un valore terapeutico.

Lo studio suggerisce anche che le competenze apprese durante l’addestramento con cani da assistenza, come il rinforzo positivo e la lettura del comportamento animale, potrebbero aver rafforzato i legami delle partecipanti con i propri animali domestici a casa, offrendo ulteriore supporto emotivo. Insomma: l’addestramento con cani da assistenza combina in modo unico la guarigione emotiva con la costruzione di una stretta relazione tra i veterani e i loro animali, offrendo benefici terapeutici molto significativi.

Questi risultati forniscono una prova del fatto che interventi non farmacologici, come l’addestramento con cani da assistenza, possono contribuire a ridurre il peso fisico dello stress e a rallentare l’invecchiamento cellulare nelle donne che soffrono di stress post-traumatico.

Le indicazioni contenute in questo articolo sono esclusivamente a scopo informativo e divulgativo e non intendono in alcun modo sostituire la consulenza medica con figure professionali specializzate. Si raccomanda quindi di rivolgersi al proprio medico curante prima di mettere in pratica qualsiasi indicazione riportata e/o per la prescrizione di terapie personalizzate.