di
Chiara Corradi

Il video risalirebbe alla sera del 28 ottobre, anniversario della Marcia su Roma. I cori dalla sede in Borgo del Parmigianino, in centro. Fratelli d’Italia: «Commissariato gruppo giovanile, non accettiamo lezioni da sinistra». Gribaudo (Pd): «Meloni condanni rigurgiti fascisti dentro al suo movimento»

«Camicia nera trionferà. Se non trionfa sarà un macello col manganello e le bombe a man», le parole della canzone “Me ne frego” arrivano dalla sede di Parma di Fratelli d’Italia, in Borgo del Parmigianino, pieno centro storico. Un video, che sta facendo il giro del web, riprende un gruppo di giovani – la sede viene utilizzata anche dal movimento giovanile del partito, Gioventù Nazionale – che intona la canzone dell’epoca fascista, al termine della quale si sentono chiaramente anche cori che inneggiano «Duce! Duce! Duce». Dalle prime ricostruzioni il video sarebbe stato girato la sera del 28 ottobre 2025, giorno dell’anniversario della Marcia su Roma.

Il sindaco: squallida propaganda di un tempo passato e orrendo

«I valori che rappresenta questa città – dichiara il sindaco Michele Guerra in una nota – sono del tutto alternativi e contrapposti a quelli che senza pudore propagano dalla sede di Fratelli d’Italia, dove si inneggia al Duce, si cantano cori per le camicie nere e gli squadristi». La reazione del primo cittadino è netta e di condanna: «Parma non accetterà ne ora ne mai la squallida propaganda di un tempo passato e orrendo. Non lo ha fatto da 80 anni a questa parte, non lo farà nemmeno adesso».



















































Il Pd: proviamo vergogna e sdegno

Ma non è solo il sindaco di Parma a condannare la vicenda, a intervenire è tutto il Pd che chiede alla premier Giorgia Meloni di condannare l’accaduto.  «A Parma, nella sede di Fratelli d’Italia, nella ricorrenza della Marcia su Roma, si inneggia al Duce, si cantano cori fascisti. Allora, ricordiamolo: quella fiamma nel simbolo di Fratelli d’Italia non è solo un richiamo grafico, è un’eredità. E dietro il tentativo di `ripulitura´ di una destra che vuole stare nei salotti della democrazia, riaffiora sempre la verità: le radici non mentono. E quindi, presidente Meloni, che fa stavolta? Tace o condanna? Prende provvedimenti verso i suoi militanti, oppure fa finta di nulla come sempre?», va all’attacco Sandro Ruotolo della segreteria Pd ed europarlamentare. «Meloni anche questa volta cercherà la matrice?», si chiede provocatoriamente Chiara Gribaudo, vicepresidente del Pd. «La cosa grave è che si sentono intoccabili, impuniti, tanto da fare canti fascisti dentro una sede pubblica su una strada. Attendiamo il commento della presidente del Consiglio: anche stavolta insulterà chi ha ripreso questa scena indegna o, per una volta e definitivamente, condannerà questi rigurgiti fascisti dentro al suo movimento dichiarandosi antifascista?», le parole della deputata dem. «Proviamo vergogna e sdegno pensando ai valori della nostra Emilia-Romagna, a chi ha combattuto ed è morto per liberare il nostro Paese. Chissà se la presidente Meloni questa volta condannerà le azioni della migliore gioventù italiana. Abbiamo poche speranze al riguardo», dichiara Luigi Tosiani, segretario del Pd dell’Emilia-Romagna. Sulla vicenda è intervenuto anche il segretario cittadino del Pd Francesco De Vanna: «Nulla di nuovo. Qui e ovunque la base di Fratelli d’Italia è questa; valori e metodi sono perfettamente allineati alla cultura fascista. Noi lo sappiamo e non abbassiamo la guardia. Li conosciamo, li combatteremo».

FdI: ferma distanza da ogni forma di estremismo

Il coordinamento provinciale di Fratelli d’Italia Parma intanto fa sapere di aver subito preso provvedimenti al riguardo. «Già nelle scorse ore i vertici nazionali del movimento giovanile del partito – si legge nella nota – hanno proceduto al commissariamento del gruppo giovanile parmense». Il partito provinciale ribadisce «la propria ferma distanza da ogni forma di estremismo o comportamento inappropriato, riaffermando i propri valori di libertà, responsabilità e rispetto delle istituzioni».

E sulle dichiarazioni del sindaco e del Pd, Fratelli d’Italia replica: «Non c’è bisogno che ci si dica come comportarci rispetto a situazioni su cui, da sempre, abbiamo mostrato massima chiarezza e nettezza. Non accettiamo lezioni». Il deputato e presidente di Gioventù nazionale Fabio Roscani spiega che l’organizzazione giovanile di Fratelli d’Italia «ha provveduto immediatamente appena appreso il fatto, a commissariare la federazione provinciale di GN di Parma, comunicandolo con una nota nelle prime ore del mattino e ben prima della pubblicazione del video». In questo modo, continua Rosani, «abbiamo dimostrato con chiarezza e nettezza come si agisce di fronte a questi episodi, ribadendo che non c’é spazio nel nostro movimento per comportamenti incompatibili con i valori della libertà e della democrazia. Allo stesso tempo non accettiamo lezioni dalla sinistra e aspettiamo ancora dai vertici nazionali del Partito democratico che fino ad oggi non hanno detto una parola di condanna, o preso le distanze, quando giovani esponenti del Pd si facevano fotografare con indosso magliette inneggianti alle Brigate Rosse». E il senatore e coordinatore regionale di Fratelli d’Italia in Emilia-Romagna Michele Barcaiuolo aggiunge: «La condanna auspicata dal Pd è già stata emessa con il commissariamento dei vertici locali di Gn e con l’immediata attivazione delle procedure di allontanamento dei soggetti che verranno identificati come responsabili di quanto avvenuto, se iscritti all’organizzazione giovanile. Aspettiamo invece ancora che il Pd condanni e allontani gli amministratori e i propri iscritti che partecipano a manifestazioni contro la polizia, occupano i binari delle stazioni, indossano magliette inneggiando le Br».


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31 ottobre 2025 ( modifica il 31 ottobre 2025 | 11:17)