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Mark Cavendish è entrato di diritto nella leggenda del ciclismo. L’oggi 40enne partito dall’Isola di Man è arrivato a firmare il primato di tappe vinte al Tour de France (35) e a coronare una carriera su strada fatta di 165 vittorie. La sua carriera da professionista su strada è stata lunghissima, considerando che la prima esperienza nel massimo livello è datata 2006, quando indossò per la prima volta la maglia della T-Mobile. Da lì, il britannico ha vissuto diverse epoche dello sport, fino ad arrivare al ritiro, maturato alla fine della stagione 2024, con la maglia della XDS Astana.
La lunghissima esperienza maturata permette a Cavendish di avere dei punti di vista ben definiti su tante questioni relative al mondo del ciclismo. Una di quelle che fa sempre discutere è il doping, di cui il campione del mondo di Copenhagen 2011 ha parlato con TalkSports: “Forse il nostro sport non riuscirà mai a liberarsi del suo passato, ma il ciclismo spende tempo, energie e soldi per combattere le pratiche illecite. Certo, ci saranno sempre persone che saranno prese perché barano o per cose del genere”:
Cavendish aggiunge: “Uno non può certo pensare ‘Sono un tipo disonesto, quindi farò il ciclista professionista’. Non funziona così. Poi, quelli che sbagliano ci sono in tutti gli sport, così come ci sono nel mondo dello spettacolo, nella finanza. Ovunque ci siano soldi da guadagnare, ci saranno persone che proveranno a barare. Ma se ci si sforza di prendere quelli che barano, alla fine li prendi. E questo è quello che fa il ciclismo, su una scala molto grande“.
Dal suo punto di vista di corridore da record, Cavendish sottolinea: “Io non avrei potuto vincere quello che ho vinto se il ciclismo fosse stato com’era in passato – il commento dell’ex corridore britannico – Vent’anni dopo tutto quello che è successo, ad esempio, con Lance Armstrong, sono ancora qui a rispondere a domanda su questo argomento, e penso che sarà sempre così. Ma io sono convinto di aver gareggiato in uno degli sport più puliti al mondo, se non il più pulito in assoluto, dato tutto quel che viene fatto per combattere il doping”.
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