Dopo due settimane di latitanza, è finita la fuga di Andrea Cavallari. Il 26enne modenese, condannato in via definitiva per la strage della Lanterna Azzurra di Corinaldo (Ancona), è atterrato alle 13.40 all’aeroporto di Fiumicino, scortato dagli agenti dello Scip (Servizio per la cooperazione internazionale di polizia) e del Nucleo Investigativo Centrale della Polizia Penitenziaria (Nic). Arrestato il 17 luglio in un hotel di Barcellona, Cavallari è stato estradato oggi, 30 luglio, in Italia: ora verrà trasferito temporaneamente nel carcere di Civitavecchia, in attesa della nuova destinazione definitiva.
Chi è Andrea Cavallari e perché è stato estradato
Cavallari era evaso il 3 luglio scorso, approfittando di un permesso premio concesso per discutere la sua tesi di laurea all’università di Bologna. Invece di rientrare nel carcere della Dozza, dove stava scontando la pena per concorso nella tragedia del 2018 a Corinaldo, ha fatto perdere le sue tracce. Le indagini, coordinate dalla Procura generale di Ancona e dalla Procura della Repubblica di Bologna, sono scattate immediatamente.
Nel 2022 Cavallari era stato condannato in via definitiva a 11 anni e 6 mesi per aver fatto parte della banda dello spray, responsabile della strage avvenuta nella discoteca Lanterna Azzurra la notte tra il 7 e l’8 dicembre 2018, in cui morirono sei persone, tra cui cinque minorenni, e oltre cento rimasero ferite.
La cattura a Barcellona e il lavoro investigativo
Grazie a un’intensa attività investigativa condotta dal Nic, dai carabinieri di Bologna e Ancona, e al supporto della rete europea ENFAST, Cavallari è stato localizzato il 16 luglio a Barcellona, dove soggiornava in un hotel.
Decisive le intercettazioni e il monitoraggio di utenze telefoniche e carte prepagate, che hanno permesso di tracciare i suoi spostamenti.
L’arresto è avvenuto all’alba del giorno seguente ad opera della Policía Nacional spagnola, all’interno di una operazione congiunta tra le autorità italiane e spagnole. È seguito quindi l’iter per l’estradizione, completato oggi con l’arrivo in Italia.
Ora il trasferimento a Civitavecchia
Dopo lo sbarco a Fiumicino, Cavallari è stato condotto negli uffici della polizia giudiziaria per l’espletamento delle formalità previste dal mandato di arresto europeo. Da lì è stato preso in carico per il trasferimento al carcere di Civitavecchia, dove rimarrà in attesa che il Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria stabilisca una nuova collocazione.
Il commento del Governo: «Lo Stato non abbassa la guardia»
Soddisfazione è stata espressa da Andrea Delmastro delle Vedove, sottosegretario alla Giustizia: «Andrea Cavallari è rientrato in Italia e sarà assicurato alle patrie galere. Un risultato importante, reso possibile dall’eccellente lavoro del Nic e della polizia penitenziaria, che si confermano presidio di legalità e professionalità. Chi tenta di sottrarsi alla pena deve sapere che lo Stato non abbassa la guardia»
Ultimo aggiornamento: mercoledì 30 luglio 2025, 16:53
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