Isaac Del Toro analizza la sua fantastica stagione 2025. Il talentuoso corridore messicano è stato una delle grandi rivelazioni di questa annata, conclusasi per lui con 18 successi e con un secondo posto finale al Giro d’Italia dopo aver trascorso undici giorni in Maglia Rosa e averla persa nella penultima tappa anche a causa di qualche errore da lui commesso, come riconosciuto dallo stesso 21enne. Proprio dopo la Corsa Rosa, però, il portacolori della UAE Team Emirates XRG è entrato in una nuova dimensione e ha inanellato una gran serie di vittorie e di belle prestazioni, risultati che il classe 2003 ha ammesso di non aspettarsi all’inizio dell’anno.

È sempre bene credere in obiettivi raggiungibili e che siano un po’ ambiziosi, ma non così tanto“, ha dichiarato Del Toro in un’intervista al canale spagnolo di GCN, sottolineando poi la propria crescita dopo il Giro d’Italia: “Soprattutto come ciclista mi sono sviluppato un po’ di più, ora sono anche un po’ più forte, non solo in termini di numeri, ma anche al Giro non ero preparato così bene come lo sono ora. Quindi è stato un miglioramento che ho raggiunto e che non era previsto né dalla squadra né da me“.

“Anche quando si trattava di gareggiare ho avuto in alcuni giorni la libertà di poter parlare con la squadra e anche di fare la gara come mi sembrava più opportuno, chiedendo ai direttori di lasciarmi fare così e vedere se funzionava o meno – ha proseguito il 21enne – Quindi, quando a volte mi hanno dato questa libertà, sono riuscito a ottenere il risultato. Ed è anche qualcosa che, sia io che la squadra, stiamo trovando come equilibrio, in cui tutto funziona meglio del previsto“.

Il messicano è però anche consapevole che c’è ancora tanta strada da fare e resta quindi con i piedi per terra: “Il mio futuro come ciclista è lo stesso. Non credo che debba essere il ciclista che deve dare il massimo ogni fine settimana. Credo che non debba ancora farlo, ma posso sbagliare e non ci devono essere conseguenze, ovvero devo continuare a imparare, a crescere. Ovviamente, devo partecipare a gare in cui ho un po’ più di pressione, non che non ne metta già abbastanza io stesso, ma come ciclista vorrei continuare a crescere e anche continuare ad avere quella capacità di leggere la gara come ora a volte riesco a fare, non voglio perdere questo e voglio dargli importanza”.