La cucina è sempre più il centro vitale della casa contemporanea: non più solo un luogo operativo, dove “si fa da mangiare” ma uno spazio di relazione, cuore pulsante della famiglia e quindi  design. AEG, marchio tedesco che da oltre 130 anni lega tecnologia e cultura del progetto, ha celebrato a Milano i vincitori di un’iniziativa che guarda al futuro della cucina: il Kitchen Design Contest

La giuria del contest al completo

La cerimonia, ospitata nello showroom AEG, ha visto la presenza della giuria che ha selezionato i vincitori composta, da sinistra a destra, dallo chef Davide Oldani,  dall’architetto Fabio Novembre, da Manuela Soffientini (Presidente Electrolux Italia ed Electrolux Appliances) e da Tom Astin (AEG Brand & Marketing Strategy Director).

Il fil rouge della Bauhaus in quattro proposte molto diverse tra loro

Nel suo intervento, Manuela Soffientini ha richiamato l’eredità di Peter Behrens, primo art director della storia e padre del design AEG: “La forma non è mai fine a sé stessa, ma al servizio della funzione, in una continua ricerca di equilibrio tra rigore, bellezza e praticità.” in questo solco si sono inserite le proposte che hanno partecipato al contest, suddivise in due sezioni, professionisti e studenti.

Al Kitchen Design Contest hanno partecipato oltre quaranta progetti provenienti da architetti, designer e studenti, tutti chiamati a immaginare una cucina in cui estetica e innovazione convivano con naturalezza.

L’arch. Fabio Novembre ha premiato il vincitore del contest

Il primo premio nella categoria professionisti è andato a Molecola – Kitchen “il nuovo linguaggio della cucina” (foto di apertura), un sistema ad “atomi” curvilinei che mette in discussione ogni abitudine estetica e funzionale che abbiamo della cucina per reinventarla in una forma d’insieme dinamica e personalizzabile.

Difficile ai nostri occhi pensare che una cucina possa assumere oggi un assetto di questo tipo conservando tutti i necessari requisiti di funzionalità, ma non c’è dubbio che quanto ad originalità si sia molto avanti.


Lo chef Davide Oldani ha premiato il secondo classificato

Il secondo posto è stato assegnato a BHR, progetto che estremizza li richiamo agli echi Bauhaus e alleggerisce un grande piano di lavoro a isola lasciandolo largamente permeabile alla vista, con mensole a giorno pensate per ospitare le pentole e gli altri utensili da cucina.

Sullo sfondo una parete con dispensa ed elettrodomestici. Approccio cromatico ovviamente a richiamare la firma rossa di AEG.


Manuela Soffientini di Electrolux ha premiato la terza classificata

Al terzo posto, invece, si è classificato NO Modular Kitchen, l’unica proposta sul podio ad essere stata effettivamente realizzata che vuole letteralmente “smontare” la classica modularità molto “industriale” delle cucine e creare volumi e spazi ad assetto variabile, proprio a definire l’unicità della cucina e non la sua omologazione.


Un vincitore anche nella categoria studentiIl manager Tom Astin ha premiato il vincitore nella categoria studenti.

Nella categoria studenti, invece, la giuria ha premiato Just Me, un’isola concept compatta all-in-one pensato per la vita urbana, dove ogni elemento è progettato per ottimizzare spazio e gesti quotidiani.

Non manca il rosso e ci starebbe bene, visto il livello di integrazione, anche qualche “taac” del mitico Renato Pozzetto di Ragazzo di campagna.