Juan Toscano-Anderson (Pallacanestro Trieste)Foto L. Comuzzo/Ag. Ciamillo Castoria

Dopo ventuno anni si è tornato a giocare in Serie A il derby tra Pallacanestro Trieste Udine. A vincere il match è stata la squadra di Israel Gonzalez, che è tornata alla vittoria dopo la disfatta del Taliercio contro la Reyer Venezia nella settimana precedente. Protagonista assoluto della sfida Juan Toscano-Anderson, che sta prendendo sempre più confidenza con la pallacanestro italiana dopo un inizio decisamente sottotono.

Intervistato da Il Piccolo, l’ex Golden State Warriors ha parlato dell’importanza che la partita ha avuto sia per i tifosi che per lui. Toscano ha capito subito di dover fare un gradino superiore, a livello di prestazioni, all’interno di uno dei match più importanti di questo avvio di stagione.

“La consapevolezza di quanto questa partita contava per la squadra e per la città hanno fatto la differenza. Sono messicano, ho un carattere latino e nei giorni che hanno preceduto il derby ho capito perfettamente cosa significava questa sfida e quanto i tifosi ci tenessero a vincerla. A livello motivazionale è stata una spinta in più. Era importante per me dimostrare quanto mi sono legato a questa squadra e a tutto l’ambiente.  Per chi fa sport, per chi lo vive con passione, partite come queste sono il sale e la molla che ti fa andare in palestra. Palazzetto pieno, tifo, entusiasmo. Credo che assolutamente, sia da un punto di vista mentale che spirituale, l’energia e l’atmosfera fossero semplicemente diverse.”

L’americano sta cercando di adattarsi al meglio al basket europeo. A suo dire, le difficoltà non riguardano l’aspetto fisico del gioco, ma piuttosto quello tattico.

“Alcune persone dicono sia un po’ più fisico, non sono d’accordo, penso che lo stile sia semplicemente diverso. Sto lavorando per adattarmi al vostro basket e trovare la mia strada. Devi essere più metodico e dare più valore alla palla perché i possessi sono molto più limitati. Non vedo l’ora di trovare costanza di rendimento e, in futuro, riuscire a giocare meglio dando maggiore apporto alla squadra.”

Toscano-Anderson ha poi paragonato il tifo europeo a quello americano, sottolineando quanto Trieste rappresenti un unicum nella sua carriera.

“Ho giocato molte partite importanti in arene diverse ma Trieste è un posto speciale. E’ speciale il modo in cui la gente fa il tifo per la sua squadra e questo inevitabilmente arriva anche a chi, come me, è professionista da undici anni. Non so per quanto tempo giocherò ma arrivato a questo punto della mia carriera cerco solo di trovare gioia in tutte le esperienze. Il tifo in Europa è molto diverso rispetto agli Stati Uniti, ed è stata davvero una partita speciale perchè era la prima volta che mio figlio mi vedeva giocare in Italia. E’ stato bello, coinvolgente, sono contento di aver condiviso con tutti i tifosi sentimenti ed emozioni che mi porterò dietro nel tempo.”

Nel frattempo, l’ex Golden State Warriors si gode anche lo stile di vita italiano, in attesa di diventare definitivamente protagonista sul campo.

“La cosa che mi ha colpito maggiormente, in positivo, è la semplicità dello stile di vita. Crescendo in America tutto è un po’ complesso, la vita è molto più lenta qui. La città è bellissima, I tramonti sono incredibili. il tempo e il cibo sono ottimi. E poi, stando a Trieste, ho avuto modo di raggiungere luoghi e assaporare culture diverse. Quando ho iniziato a giocare il mio obiettivo era arrivare a visitare 30 paesi prima dei 30 anni. Adesso è diventato 40 paesi prima dei 40 anni. In questo momento sono a 23 ma voglio utilizzare il mio tempo cercando di esplorare molto di più e viaggiare molto di più mentre sono in Europa.”