Intervenuto ai microfoni di FcInter1908.it, l’ex centrocampista francese analizza il momento dei nerazzurri e torna sulle polemiche di Napoli-Inter

Gianni Pampinella

Dopo la sconfitta col Napoli, l’Inter è ripartita con una vittoria convincente. La squadra di Chivu ha battuto 3-0 la Fiorentina conquistando tre punti importantissimi. Certo, il primo tempo dei nerazzurri non ha convinto molto. “Erano un po’ timorosi, normale dopo la sconfitta contro il Napoli, ma poi l’Inter ha gestito bene con qualità e fiducia. Un grandissimo secondo tempo in cui avrebbe potuto vincere 4 o 5 a 0”, dice Stephane Dalmat intervenuto ai microfoni di FcInter1908.it.

Quando gli chiediamo della gara del Maradona, l’ex centrocampista francese va in controtendenza a proposito del famoso rigore assegnato da Mariani al Napoli: “Ad essere onesti, anche se farà discutere, per me ha una logica: c’è stato un contatto. Dopo, ognuno ha la propria opinione”.

E le parole di Marotta post partita?—  

“Lui difende il suo club e, come ogni dirigente, fallo o non fallo, difenderà sempre la sua squadra”.

Il battibecco tra Conte e Lautaro e le dichiarazioni del tecnico?—  

“Fa parte di una partita di alto livello: ognuno difende i propri interessi. Poi, non ero in campo per sapere cosa è stato detto… Conte difende il suo club, però non sono un fan delle sue dichiarazioni perché, secondo me, per lui è sempre colpa degli altri, non è come Ancelotti che sa riconoscere e analizzare che vinca o perda, e pronunciare parole giuste”.

Cambiamo argomento. Un bilancio di questi primi mesi di Chivu sulla panchina nerazzurra?—  

“Per me sta facendo bene, però è nella continuità di Inzaghi: gli stessi giocatori, lo stesso sistema. Per il momento non vedo differenze particolari, se non che lui ha un gruppo con più qualità”.

Per Chivu, Diouf non è ancora pronto. Hai sempre detto che dobbiamo avere pazienza con lui—  

“Non lo conosco personalmente, l’ho visto a Lens per due anni in tutte le partite in casa. È un giocatore con un grande potenziale, ma mi sembra psicologicamente poco incline ad avere carattere per imporsi. Ha tutto il resto, però forse l’Inter era un po’ troppo alto come livello per lui. Comunque credo nella sua qualità e nel suo potenziale, che secondo me è enorme; dopodiché, spetta a lui tirare fuori il suo vero carattere”.

Sucic invece si sta ritagliando uno spazio importante. A qualcuno ha ricordato Zidane per il gol con la Fiorentina—  

“Un gol di un giocatore talentuoso: smettiamo con i paragoni, perché fanno solo del male al giocatore. Lasciamolo continuare così e diventerà speciale, magari non Zidane, ma ha il potenziale, e non solo per questo gol, di diventare un grandissimo giocatore”.

Passiamo alla difesa, Akanji è un upgrade rispetto a Pavard—  

“Per il momento sì, le sue prestazioni all’Inter sono straordinarie, mentre Pavard al Marsiglia sta attraversando grandi difficoltà”. 

Finalmente l’Inter ha alternative di livello in attacco. Bonny ed Esposito stanno facendo molto bene—  

“Sono giovani giocatori di grandissima qualità, sia per il presente sia per il futuro dell’Inter. Rappresentano un grande valore aggiunto, e si vede. Per questo, secondo me, l’Inter è più forte rispetto alla scorsa stagione”.