La casa nel cuore di Termoli di Vera Rispoli e Gaetano Guerrera, coppia nella vita e nel lavoro, pubblicata su AD Italia, la rivista più prestigiosa al mondo nel campo dell’interior design. Settant’anni dopo le famiglie dei ferrovieri, quel palazzo anni Venti torna a nuova vita grazie a un progetto che fonde autenticità, colore e memoria.
Nel cuore di Termoli, tra le vecchie mura e il profilo del Castello Svevo, un appartamento nascosto dentro un palazzo degli anni Venti racconta una storia che parte dal Molise e arriva sulle pagine di AD Italia, la più autorevole rivista di architettura e interior design al mondo. I protagonisti sono Vera Rispoli, 39 anni, di Guglionesi, e Gaetano Guerrera, 38, siciliano, architetti e coniugi nella vita, fondatori dello studio Rispoli Guerrera Architetti. Insieme hanno firmato molte delle ristrutturazioni più riconoscibili di Termoli – dai locali Ittico, PariniIllegal Burger, Ecco Bistrot e Diez- fino a studi medici e residenze private – ma stavolta la scena è tutta per loro, per la casa che hanno immaginato e vivono ogni giorno, un piccolo gioiello di 70 metri quadrati che è diventato caso di studio per la sua capacità di fondere tradizione e contemporaneità.

La rivista AD ne ha fatto un servizio firmato da Francesca Longoni, con fotografie di Giulia Maretti, uscito il 30 ottobre 2025, assaggio di un progetto editoriale ambizioso: un libro dedicato alle case degli architetti italiani, pubblicato da una casa editrice svedese. “Era una casa dei ferrovieri e delle loro famiglie”, racconta Vera Rispoli, che in questi giorni si trova a Noto, in Sicilia, per un nuovo progetto. “L’abbiamo acquistata durante il Covid, e l’idea era quella di restituirle autenticità senza stravolgerla, mantenendo i mattoni a vista e le porte antiche che abbiamo ripulito da quattro strati di pittura. Ci piaceva che restasse viva, con i suoi segni del tempo”.
Il risultato è un equilibrio raro tra memoria e innovazione, riconosciuto anche dal magazine internazionale. AD la definisce “un raccoglitore di emozioni e di attimi provenienti da tutto il mondo e da tutte le epoche”. Un luogo che vibra di luce e colore, con una palette inaspettata – rosa, verdi, azzurri, neri – capace di evocare i toni del mare Adriatico e della pietra termolese. Il pavimento in resina nera riflette la luce naturale, le pareti grezze diventano scenografia per opere e oggetti raccolti durante i viaggi, la cucina minimal verde chiaro dialoga con un muro portante rosa, le poltrone anni Settanta in velluto azzurro Viscontea si accostano al tavolo grezzo in legno scuro. Tutto è pensato per dialogare, nulla per stupire gratuitamente. “È la casa in cui viviamo da due anni, ed è il frutto di idee condivise – racconta Vera –. Qualche volta abbiamo avuto opinioni diverse, ma alla fine ci siamo sempre trovati d’accordo. Forse perché anche nel lavoro, come nella vita, abbiamo imparato a bilanciare il gusto e la misura dell’altro”.
L’abitazione si trova tra il centro storico e il mare, in un quartiere che conserva l’anima della Termoli di un tempo. “Quando la fotografa Giulia Maretti è venuta in Molise per il servizio – aggiungono Vera e Gaetano – si è innamorata della luce. Le pareti sembravano assorbire il mare e restituirlo dentro casa. È questo, probabilmente, il valore più bello di un progetto: riuscire a far dialogare lo spazio con ciò che lo circonda”.

La loro casa è anche un manifesto della loro visione architettonica: il recupero della memoria come punto di partenza, la materia come linguaggio, il colore come racconto. “Abbiamo voluto preservare la storicità dell’edificio – spiegano – mantenendo e valorizzando gli elementi originari, ma interpretandoli in chiave contemporanea. È un equilibrio tra autenticità e comfort, tra tradizione e leggerezza”.
Lo studio Rispoli Guerrera Architetti, fondato nel 2017, ha sede a Guglionesi, in viale Regina Margherita 36. È uno spazio luminoso, essenziale e colorato, che riflette lo stesso approccio dei due architetti: equilibrio tra forma e funzione, attenzione ai dettagli, uso del colore come strumento di armonia. “Il colore non è decorazione – dicono loro – è materia viva, la voce delle pareti, l’energia che ti accompagna quando vivi una casa”.
Dal Molise alla Sicilia, passando per la Puglia e altri angoli d’Italia dove oggi firmano nuove ville e progetti residenziali, Vera e Gaetano portano con sé un’idea chiara: l’architettura non è solo costruzione, ma emozione. E la loro casa, finita sulle pagine patinate di AD, è il riflesso più autentico di quella filosofia: un piccolo appartamento nato tra mare e mattoni, dove la bellezza si rinnova ogni giorno. Quando la luce del tramonto filtra dalle finestre e si riflette sulla resina nera del pavimento, quell’abitazione infatti si trasforma in qualcosa di più di un progetto riuscito. Diventa un rifugio di silenzi e colori, un racconto condiviso che parla di radici e futuro, di partenze e ritorni. Ogni oggetto, ogni porta restaurata, ogni segno sulle pareti è un frammento di vita che dialoga con il mare e i bastioni di Termoli. È forse per questo che, guardandola oggi, si ha l’impressione che questa casa non sia solo abitata: respiri, come chi l’ha sognata, scovata, acquistata e poi ristrutturata. Insieme.
TUTTE LE FOTO SONO DI GIULIA MARETTI E SONO PRESE DA AD