Sembra che il downsizing sia di moda anche negli Stati Uniti. Così il motore Hurricane di Stellantis perde 2 cilindri e vede calare la cilindrata, dando vita al nuovo Hurricane 4 Turbo, unità presentata dal Gruppo negli USA e pronta a prendere posto sotto il cofano della rinnovata Jeep Grand Cherokee

Una novità che rimette ancora una volta il mercato statunitense al centro di Stellantis, dopo gli anni di Carlos Tavares, accusato di non curarsi sufficientemente della divisione nord americana del Gruppo. E proprio dall’altra parte dell’Atlantico potrebbe arrivare un aiuto per le prossime Alfa Romeo e Maserati.

Cuore americano, stile italiano

Considerando cilindrata e, come sottolineato da Stellantis, la possibilità di essere affiancato da un sistema elettrico – per dare vita a un powertrain plug-in – il nuovo Hurricane 4 Turbo di Stellantis sembrerebbe un ottimo candidato per le nuove Alfa Romeo Stelvio e Giulia. Cilindrata non esagerata, possibilità di elettrificazione e buona potenza: si parla infatti di 324 CV e 451 Nm di coppia.

Jeep Grand Cherokee 2026

La Jeep Grand Cherokee 2026, primo modello a montare il nuovo motore Hurricane 4 Turbo

Foto di: Jeep

Specifiche che farebbero ben comodo al Biscione, anche se rimangono da vedere gli aspetti più importanti: consumi ed emissioni. USA ed Europa sono molto distanti per quanto riguarda questi temi e non è detto che ciò che va bene negli Stati Uniti possa poi essere omologato nel Vecchio Continente. Certo, le economie di scala ringrazierebbero e non è detto che in fase di progettazione gli ingegneri Stellantis non abbiano tenuto conto di un eventuale sbarco sui nostri mercati. Per ora il Gruppo non ha fatto accenno alla possibilità che il nuovo 2.0 turbo – prodotto nello stabilimento Stellantis di Dundee, Michigan – possa arrivare anche su modelli europei, ma mai dire mai.

Come è fatto   

Guardando al motore una delle principali innovazioni è la tecnologia di combustione TJI (Turbulent Jet Ignition), derivata dal mondo delle competizioni. Questo sistema utilizza una piccola precamera posta sopra ogni cilindro, dove una candela accende una quantità ridotta di carburante. La combustione genera così getti turbolenti che si espandono nella camera principale, migliorando la velocità e la completezza della combustione, che risulta così più omogenea e controllata, in modo da ridurre i consumi.

Il video del nuovo motore Hurricane 4 Turbo

Migliora anche il rendimento termico grazie al un ciclo Miller, che prevede la chiusura anticipata delle valvole di aspirazione per ridurre le perdite di pompaggio, arrivando a un rapporto di compressione di 12:1, utilizzando una classica benzina a 87 ottani.

L’Hurricane 4 Turbo adotta un doppio sistema di alimentazione: iniezione indiretta nei condotti di aspirazione e diretta ad alta pressione (350 bar). Il sistema di gestione elettronica decide come combinare le due modalità in base alle condizioni di marcia: entrambe sono attive durante le fasi di avviamento a freddo e ai carichi più elevati, mentre in situazioni di bassa richiesta energetica lavora solo l’iniezione indiretta, riducendo rumore e vibrazioni.

a2026 Jeep Grand Cherokee

21

Fonte: Jeep

Il turbocompressore a geometria variabile rappresenta un altro elemento chiave e permette di modulare la pressione di sovralimentazione fino a 2,4 bar, offrendo così una coppia elevata fin dai bassi regimi (il 90% è disponibile tra 2.600 e 5.600 giri/min), garantendo una spinta lineare in un ampio intervallo di utilizzo. Infine l’aria compressa viene raffreddata da un intercooler liquido-aria, che ne aumenta la densità e migliora il riempimento dei cilindri.

Hurricane 4 Turbo, la scheda tecnica

    Cilindrata 1.995 cm3 Numero cilindri 4 in linea Potenza massima 324 CV a 6.000 giri/minuto Coppia massima 450 Nm tra 3.000 e 4.500 giri/minuto Rapporto di compressione 12:1

Vogliamo la tua opinione!

Cosa vorresti vedere su Motor1.com?


Partecipa al nostro sondaggio di 3 minuti.

– Il team di Motor1.com