Sostituire Nexperia? Un’impresa
Tutti i gruppi automobilistici stanno cercando la soluzione più rapida, cioè rifornirsi da qualcuno che non sia Nexperia. Ma occorre trovare l’accordo, dare il via alle commesse, omologare i chip. Una risposta immediata, pertanto, non esiste. Inoltre, il nuovo eventuale fornitore avrebbe un notevole potere contrattuale in questo preciso istante, potendo strappare condizioni economiche super favorevoli. L’auspicio è che le prove di disgelo Usa-Cina, dopo l’incontro Trump-Xi Jinping, siano un primo passo verso una ripresa della spedizione dei microprocessori dal Paese della Grande Muraglia verso l’Europa. Antlitz di Volkswagen è esplicito: “Molte delle attuali restrizioni commerciali si basano sulla relazione tra Stati Uniti e Cina. Questa non è una carenza di approvvigionamento fisica, ma basata su decisioni politiche. È solo politica. Ed è così che deve anche essere risolta. Spero davvero che le parti si siedano insieme e trovino soluzioni per il mercato europeo e per l’industria mondiale”. Per ora, resta una certezza: dopo la crisi dei chip 2020-2023 e la carenza di terre rare, il Vecchio Continente dimostra la propria vulnerabilità strategica.