In attesa della presentazione ufficiale del Giro d’Italia 2026, le prime indiscrezioni sulle nuove tappe della Corsa Rosa hanno già iniziato a circolare, facendo rapidamente il giro dei social e della Rete.
Tra queste a far più discutere è proprio la tappa che riguarda la provincia di Treviso. Salvo cambi di programma dell’ultimo momento sembra infatti che la quartultima tappa della Corsa Rosa 2026, giovedì 28 maggio, partirà da Pinzolo per arrivare nel cuore delle colline trevigiane patrimonio Unesco: a Pieve di Soligo. Il tappone dolomitico si terrà il giorno successivo, venerdì 29 maggio prima del gran finale a Roma, domenica 31. La Marca trevigiana tornerà dunque protagonista della Corsa rosa anche nell’anno delle Olimpiadi di Milano Cortina, consacrando il Veneto come regione principe dello sport mondiale. Immancabile, se sarà confermato l’arrivo a Pieve di Soligo, il passaggio sul muro di Ca’ del Poggio dieci chilometri prima del traguardo. Una tappa “di trasferimento” per gli uomini di classifica, prima delle salite dolomitiche che, con tutta probabilità, incoroneranno il vincitore del Giro 2026. Per Pieve di Soligo una prima volta assoluta come sede di tappa dopo tanti transiti del Giro negli anni scorsi. Uno spettacolo da non perdere.
IL COMMENTO
Nel contesto delle Colline patrimonio Unesco il Giro trova il suo habitat naturale per tifo, offerta turistica e paesaggio le colline del Prosecco sono le Fiandre d’Italia – conclude Alberto Villanova (Lega) -. Senza contare che la collaborazione tra i Comuni della nostra area, le strutture ricettive e ristorative, gli enti e le associazioni, rappresentano un contesto amministrativo e gestionale senza paragoni per poter accogliere la Carovana rosa. L’indotto turistico di un arrivo di tappa nelle nostre colline diventerebbe quindi un grande evento, non solo sportivo ma di vero marketing territoriale. Non è un caso, del resto, che, come Regione Veneto, siamo sempre stati in prima linea per sostenere e valorizzare questi eventi. Una scelta strategica precisa, che ho sempre sostenuto e condiviso, per aiutare e sostenere non solo questo sport così affascinante, ma anche e soprattutto il meraviglioso territorio della Marca» conclude Villanova.