di
Mattia Aimola

Un viaggio verso Marrakech si è trasformato in un caso assurdo: un medico torinese è stato lasciato a terra da EasyJet dopo aver scattato una semplice foto all’aereo

Una fotografia, scattata prima di salire a bordo di un volo EasyJet diretto a Marrakech, è bastata per impedire a un passeggero di partire dall’aeroporto di Malpensa. A raccontarlo a Fanpage è Claudio Zanon, oncologo torinese e direttore scientifico di Motore Sanità, che il 28 ottobre scorso si è visto negare l’imbarco sul volo EJU3929.

Il racconto

«Ho scattato una fotografia al muso dell’aereo. L’addetto alla sicurezza, molto agitato, mi ha ordinato di cancellarla per ‘motivi di sicurezza’. L’ho fatto, ribadendo che non era giusto perché non stavo violando alcuna legge o regolamento. Allora lui mi ha detto: ‘Se voglio, non sali neanche sull’aereo’. E così è stato», ha raccontato Zanon a Fanpage.



















































La segnalazione

Il medico ha spiegato di aver semplicemente immortalato l’aereo, come fanno molti passeggeri prima di partire: «Amo fare fotografie. Così ho preso il telefonino e ho fatto una foto al muso dell’aereo. Un gesto innocuo, compiuto ogni giorno da centinaia di passeggeri». L’episodio, però, ha preso una piega inaspettata. Dopo aver cancellato la foto, Zanon sarebbe comunque stato segnalato alla polizia di frontiera: «Al loro arrivo l’addetto alla sicurezza ha detto che mi sarei comportato male nei suoi confronti. Quando ho spiegato loro che il motivo di tutto era stata una fotografia, non mi hanno saputo confermare se fosse legale o meno, salvo che non ci sono cartelli che segnalino il divieto di scattare fotografie».

«Atteggiamento scontroso»

Nonostante ciò, il medico è stato fatto scendere dal velivolo. «Prima di farlo, però, ho assistito un passeggero che si era sentito male sull’aereo»
Secondo quanto riportato da Fangape, nel rapporto redatto dagli agenti e visionato dalla testata, Zanon è stato classificato come soggetto a «pericolosità bassa», ma lasciato a terra per «atteggiamento scontroso e arrogante». Il medico respinge fermamente questa versione: «Io, però, non ho mai insultato né trattato male nessuno. Mi sono semplicemente limitato a dire che si trattava di un abuso di potere perché, ripeto, non stavo violando alcuna normativa».

La compagnia aerea

Dopo l’accaduto, Zanon ha dovuto pagare un nuovo volo e una notte in hotel per raggiungere Marrakech. «Il problema della vicenda non sta tanto nel danno economico – che c’è stato – ma in questo abuso di potere nei confronti dei viaggiatori. Cose così non possono succedere. Ci deve essere attenzione, rispetto e tutela dei diritti dei viaggiatori». Da parte sua, EasyJet ha dichiarato a Fanpage che «il nostro personale di terra è formato per valutare e gestire al meglio ogni situazione e, sebbene episodi di questo genere siano rari, li affrontiamo con la massima serietà e non tolleriamo comportamenti abusivi o minacciosi».

Il ricorso

Resta da capire in che modo una semplice fotografia, come se ne vedono a centinaia sui social, possa rappresentare un rischio per la sicurezza dei passeggeri. Nel frattempo, Zanon ha confermato di aver richiesto il rimborso del biglietto e di voler presentare ricorso all’Enac, perché, come lui stesso ha detto, «cose così non possono accadere».


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1 novembre 2025 ( modifica il 1 novembre 2025 | 13:39)