3131C’è il lavoro da portare avanti, le scadenze che raddoppiano, le solite incombenze domestiche a cui pensare e, in aggiunta, anche le scuole chiuse. Per moltissime donne, l’estate non coincide con il tempo delle vacanze e del relax ma si trasforma spesso in un tour de force che aumenta il carico mentale.

Donne e carico mentale: i consigli per alleggerirsi e vivere meglio

Non stupisce dunque che, secondo una ricerca, il 64% delle donne tra i 35 e i 49 anni affermi di sentirsi addirittura più stanca in estate rispetto ai mesi lavorativi, a causa della gestione continua dei figli e dell’organizzazione domestica anche in vacanza.

Carico mentale nelle donne: perché succede

«Siamo cresciute con l’idea che saper fare tutto insieme fosse un punto di forza ma più che multitasking siamo diventate specialiste nel resistere. Solo che la resistenza cronica logora. Luglio ci invita a fermarci, ma spesso lo fa solo a parole. E se non cambiamo sguardo rischiamo di vivere la vacanza come un’ennesima prestazione da gestire. – spiega Alessandra Bitelli, coach, pedagogista e autrice de “Il primo romanzo utile del coaching”  che ha dedicato un capitolo del suo libro proprio a spiegare questo meccanismo di dover tenere insieme tutto, sempre, senza cedere un millimetro. «Una convinzione radicata che genera frustrazione, senso di colpa e stanchezza silenziosa – prosegue l’esperta. –  Il suggerimento è netto ed è nella direzione di sostituire l’urgenza con la priorità, scegliendo dove stare, e soprattutto con chi».

Quando la vacanza è solo un cambio di location

Persino quando arriva il momento delle ferie e delle agognate vacanze il carico mentale rischia di aumentare invece di diminuire. Anche al mare, spesso, si finisce per correre, rispondere alle mail sotto l’ombrellone, ascoltare lamentele e pianificare la logistica familiare. Il corpo è sì, in spiaggia, ma la mente è altrove, divisa tra casa, figli, lavoro, imprevisti. Quando manca un vero stacco, la vacanza diventa solo un cambio di location. Un trasferire gli impegni in un altro scenario. «Una vera vacanza non si misura in chilometri percorsi – prosegue Bitelli – ma in pensieri che smetti di rincorrere. Se non ci concediamo uno spazio mentale senza doveri, cambiamo paesaggio ma restiamo prigioniere. Il luogo è solo il contenitore. La libertà vera comincia da dentro».

Carico mentale: multitasking, addio

Il problema? Spesso risiede proprio nel cosiddetto multitasking che per anni è stato proposto come modello moderno e vincente ma che si è poi rivelato per quello che è: una pericolosa trappola. Poiché fare mille cose insieme non significa essere performanti ma semplicemente più esauste. Come superare questo ostacolo che ancora spesso intrappola molte donne?  «Il vero antidoto al multitasking non è la lista delle priorità, è il coraggio di lasciare indietro qualcosa. Fermarsi davvero significa riconoscere che non siamo al servizio dell’efficienza, ma della nostra energia. Il primo passo? Non un’aggiunta – continua Bitelli –  ma una rinuncia: scegliere una cosa sola, ogni giorno, da non fare. Perché a volte il vero potere sta nel sottrarre. E come dice il mio fisioterapista, il riposo fa parte dell’esercizio!».

I consigli per superare il carico mentale estivo

«Non si tratta solo di imparare a fermarsi, ma di capire cosa ci impedisce di farlo – spiega ancora la coach che invita a individuare e a superare quei piccoli segnali quotidiani, a volte trascurabili che rivelano però un carico mentale più grande di quanto sembri. Primo consiglio utile? Non fare il programma per tutti. «Il tempo libero non ha bisogno di un’agenda – spiega l’esperta. –  Lascia spazio all’improvvisazione, anche se i primi 10 minuti sembrano caos». Altrettanto importante, smettere di dire ‘faccio io’ anche quando non serve. Capita di farlo per evitare la fatica di spiegare – sottolinea Bitelli – eppure spiegare significa educare e, per alleggerire il carico mentale,  è fondamentale lasciare che anche gli altri imparino.

Stabilire dei confini

Anche stabilire limiti e confini può essere d’aiuto. Meglio quindi non controllare le mail di lavoro anche in spiaggia con il costume bagnato. «Se ti sei concessa una pausa, rispettala. Se non puoi, almeno non fingere di essere in vacanza – consiglia la coach –  la finzione stanca infatti più della realtà». Un’ultima dritta? Smettere di pensare che il tempo per sé sia tempo rubato. «Non è così. Se non ti ricarichi, ti svuoti. E poi non resti per nessuno, nemmeno per te» – conclude Bitelli.