Mossa a sorpresa del nuovo allenatore bianconero: squadra a tre dietro con l’olandese al fianco di Kalulu e Gatti
1 novembre 2025 (modifica alle 21:39) – CREMONA
Subito una spallettata. Alla prima sulla panchina della Juve, Luciano Spalletti si presenta con una delle sue classiche mosse a sorpresa. I bianconeri si schierano con un 3-5-2 nel quale il difensore di sinistra, al fianco di Gatti e Kalulu, è Teun Koopmeiners. Una vera e propria invenzione quella del tecnico di Certaldo, perché l’olandese, da giovanissimo, aveva iniziato la carriera da centrale difensivo, finché, a 14 anni, non fu avanzato in mezzo al campo per sfruttare “la sua intelligenza e il suo sinistro”. Parole di John van den Brom, ex allenatore di Koop nelle giovanili dell’AZ. E lì, a centrocampo o sulla trequarti, nel 3-4-2-1 di Gasperini, aveva espresso il meglio, fino a portare la Juventus a spendere 51,3 milioni per strapparlo all’Atalanta.
koopmeiners centrale, il perché—
Una scelta “di qualità”, invece, quella alla base della “spallettata” di Cremona. “Mancando uno come Yildiz devo trovare un po’ di questa qualità dentro il campo”, aveva spiegato Spalletti a pochi minuti dal fischio d’inizio a Sky, dando seguito a quel mezzo indizio che aveva dato ieri nella conferenza stampa di presentazione. “Per me è un mediano/mezzala, lo dice anche la sua storia – aveva detto il tecnico della Juve – Spesso ha giocato anche centrale di difesa e può essere anche messo lì per far iniziare bene l’azione”. Detto, fatto: a Cremona ecco subito la prima “spallettata”.
i precedenti di spalletti—
L’ultima di una lunghissima serie, iniziata a Udine con l’idea di spostare Iaquinta dal centro dell’attacco alla fascia, nel ruolo che, poi, gli avrebbe permesso di essere tra i protagonisti dell’Italia Campione del Mondo nel 2006. Indimenticabile, poi, l’utilizzo di Totti da falso 9 alla Roma, con la conseguenza di portare il capitano giallorosso alla vittoria della Scarpa d’oro nel 2007. O quello, alle sue spalle, di Perrotta, trasformato da semplice centrocampista a pericolosissimo incursore. Fino all’avventura interista, in cui Spalletti si inventò Brozovic regista, svoltando la carriera del croato. E chissà che, dalla serata di Cremona, stesso destino non possa toccare a Koopmeiners.
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