E’ su Zalewski e Luis Henrique che Chivu sta costruendo principali novità. Come per esempio la capacità che hanno entrambi di saltare l’uomo
L’Inter è nel vivo del suo raduno per preparare la nuova stagione e Cristian Chivu è al lavoro per trovare alternative tattiche rispetto al passato. Ecco i dettagli dal Corriere dello Sport:
“Magari un restyling, ma ragionato. E soprattutto funzionale. Progettato ancora prima che Chivu fosse a portata di panchina, c’è un centrocampo interista a misura di modulo – anche riveduto e corretto – con Zalewski e Luis Henrique come “ibridi” della situazione. Inseriti nei meccanismi, tra la seconda parte della scorsa stagione e il Mondiale a stelle e strisce in cui il brasiliano ha giocato 154 minuti da esterno destro. Non a caso arriva dall’anno più importante, sul piano realizzativo, della sua carriera. Svariando spesso, Luis Henrique ha prodotto nove gol con il Marsiglia e rubato l’occhio per movimenti e qualità. Così l’Inter si è mossa in anticipo, molto prima di volare in America.
C’è uno sviluppo tattico aperto a tante soluzioni, messe sul tavolo di un 3-4-2-1 offensivo quanto basta. La conferma di Calhanoglu, con geometrie al seguito, nel reparto asseconda le dinamiche di un centrocampo che ha appena inglobato anche Sucic. Ma è su Zalewski e Luis Henrique che Chivu sta costruendo principali novità. Come per esempio la capacità che hanno entrambi di saltare l’uomo. Riempire la trequarti con la mansione di creare spazi, allora, va incontro a un’esigenza a partita in corso ma non solo. Entrambi sono arrivati all’Inter sapendo di ricavare minuti in cui avrebbero rifiatato i titolari Dimarco e Dumfries.
Con Chivu qualche variazione sul tema è preventivabile: chiedere un pieno di personalità a Luis Henrique, distributore automatico non solo di gol. Con il Marsiglia l’anno scorso ha sfornato anche dieci assist, e non si è mai fermato: presente in tutte le partite fino alla penultima di campionato. Garanzia di continuità, insomma. Zalewski ha preso confidenza con l’Inter nei tre mesi e mezzo della stagione passata. Otto partite da titolare, abbastanza per rendersi versatile quanto basta giocando in tre posizioni diverse con Inzaghi.
Un messaggio forte e chiaro lanciato anche a Chivu, che ha già recepito le qualità del polacco arrivato lo scorso inverno dalla Roma. E riscattato in giugno per dotare l’Inter che verrà di un riferimento ben rodato. Da quell’esordio nel derby con l’assist per De Vrij al crescendo di indicazioni che può dare Zalewski: era già successo a Torino e a Como, nelle ultime due trasferte dello scorso campionato, di vederlo sulla trequarti. Versatilità come chiave di volta, anche nel suo caso”.
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