“Da noi – spiega Petralia all’ANSA – i contratti dei gettonisti sono in progressiva riduzione grazie ad una serie di interventi che sono stati strutturati nel tempo: abbiamo attivato contratti a tempo determinato e indeterminato e aperto concorsi, facendo una programmazione che potesse consentire le coperture necessarie, anche se non ovunque nella Regione è così”. E ancora, tra le misure in campo anche avvisi e ricerca di liberi professionisti come, ad esempio, i pensionati. Petralia afferma insomma che la questione vera e propria è come “poter avere personale stabilmente negli organici, dato che il principale vulnus delle cooperative è proprio la precarietà temporale della fornitura di professionisti”. Inoltre “è stata concordata una convenzione con il Policlinico Hub San Martino per avere da loro professionisti per Ps e 118 per un determinato numero di ore ma in maniera stabile”. In alcune di queste realtà, “per non chiudere il servizio, siamo ricorsi ai gettonisti per coprire i turni, ma ora c’è una progressiva riduzione ed attualmente abbiamo 12 turni al mese da 12 ore in Ps coperti con i medici gettonisti e 25 turni mensili al 118: il peso dei gettonisti è quindi pari al 5% in Ps e al 15 % per il 118, che dovrebbe dimezzarsi con la convenzione con il policlinico”. In sintesi, conclude il Dg, “resta la difficoltà a reperire professionisti ma, al tempo stesso, da noi il ricorso ai gettonisti sta calando”.

 

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