ANCONA Le Marche ripartono, si spera questa volta spedite, sulle due ruote. Procedono i lavori per la ciclovia Adriatica, da Gabicce a Porto d’Ascoli, un alternarsi di ponti e piste che «valorizzano il turismo e offrono sicurezza a chi si muove in bici». È stata infatti approvata in giunta regionale la delibera che dà il via alla fase di completamento dell’infrastruttura e sono stati subito individuati i primi tratti cantierabili. 

Il piano

Sono 27,5 milioni di euro i finanziamenti ottenuti dalla Regione Marche per la realizzazione dell’infrastruttura, tra i più importanti tra tutte le regioni italiane. Siamo in presenza di un sistema a pettine, il cui asset portante è ovviamente l’Adriatica, da cui si diramano poi le altre vie che conducono verso l’entroterra. Oltre all’Adriatica, che è il cuore del progetto, la Regione ha investito, in soli 4 anni, oltre 70 milioni di euro in ciclovie. Le Marche vogliono puntare su questo tipo di turista che, secondo dati citati dall’assessore regionale alle Infrastrutture, Francesco Baldelli, spende molto di più rispetto al viaggiatore ordinario. «È una leva fondamentale per l’economia del territorio».

L’infrastruttura

L’infrastruttura è lunga circa 67 km e, fino a pochi mesi fa, mancavano ancora dei tratti fondamentali. «Inizia ora la fase di completamento. Partiremo dai tratti immediatamente cantierabili, da Gabicce a Cupra Marittima, da Urbino ad Ascoli – spiega Baldelli – Aggiungeremo percorsi nuovi dove mancano e faremo la manutenzione straordinaria di quelli esistenti. Lavoreremo poi sugli splendidi ponti ciclopedonali. L’ultimo terminato è stato quello sul Cesano». La realizzazione del ponte risponde, in parte, alle perplessità dimostrate dal consigliere regionale del Pd, Renato Claudio Minardi, secondo cui mancavano da tempo certezze «su tempi e progetto dell’Adriatica». Ora il ponte è finito e le Marche possono finalmente ricominciare a correre, su due ruote, verso la transizione green.